Chiedono una bottiglia di acqua al bar di un campeggio di Terracina, invece a 4 bambini sarebbe stata data quella della candeggina. Tre avrebbero soltanto assaggiato il liquido accorgendosi del pericolo, uno invece ha bevuto ed ha accusato subito un forte bruciore. Immediatamente i dipendenti della struttura hanno portato i minori al pronto soccorso. Per precauzione il ragazzino è stato ricoverato un giorno e mezzo al Bambino Gesù di Roma, in osservazione, ma per fortuna non ha riportato conseguenze.
Per l’episodio sono stati denunciati la barista 35enne, di origini tunisine, e il proprietario del camping, un 56enne di Roma.
I fatti sono avvenuti il 26 luglio scorso e sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e il Nas di Latina. Le due persone denunciate dovranno rispondere di avvelenamento colposo di acque o di sostanze alimentari, delitti colposi contro la salute, e violazioni di norme sulla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.
La 35enne ha poi spiegato, fortemente mortificata, ai carabinieri della stazione di Terracina, guidati dal comandante Antonino Ciulla, che nella mattinata aveva usato la candeggina e l’aveva messa in una bottiglia di acqua frizzante. Poi se ne era dimenticata. I genitori dei ragazzini per il momento non hanno voluto sporgere denuncia.
Il giorno dopo i militari del Nas di Latina hanno rilevato la violazione di alcune norme sulla sicurezza.