“Il sindaco di Latina Damiano Coletta continua a dimostrarsi un ottimo paroliere che non riesce però a rispettare le regole che impone ai suoi cittadini dando di volta in volta la colpa alle vecchie amministrazioni oppure alla burocrazia”. Non usa mezzi termini l’avvocato Lorenzo Zaccheo, presidente del movimento Terra Pontina che è intervenuto sull’ordinanza 116 del 9 maggio scorso dedicata all’attiva di prevenzione di casi di arbovirosi trasmesse dalla zanzara tigre.
“In quell’ordinanza il sindaco elenca una serie di prescrizioni e sanzioni per i privati cittadini ma a ben vedere è il primo a non dare il buon esempio e a rispettare la legge” spiega l’avvocato Lorenzo Zaccheo – In quell’ordinanza si fa riferimento alla legge 833 del 23/12/1978 che istituisce il servizio sanitario nazionale. Tra gli obiettivi di quella legge, all’articolo 2, c’è anche la “prevenzione delle malattie e degli infortuni in ogni ambiente di vita” e “la promozione e la salvaguardia della salubrità ambientale e dell’igiene dell’ambiente naturale di vita”. Ebbene un sindaco che permette che intere aree siano invase da erba alta anche più di un metro che ostruisce i cartelli stradali; che permette che parchi e giardini diventino habitat naturale per ratti, zecche e serpi e che ha visto decine di cittadini dover ricorrere alle cure veterinarie a causa di infezioni e malattie cagionate ai propri animali domestici, non sta compiendo un compito che la legge gli affida come ente locale. Per non parlare – prosegue l’avvocato Zaccheo – delle possibili conseguenze economiche visto che non è escluso che molti di quei cittadini possano citare l’amministrazione per danni; non solo per le ferite e le infezioni riportate dai propri animali domestici ma anche in riferimento alla mancata messa in sicurezza delle strade, costellate da buche, nonostante sull’argomento sia intervenuto anche il prefetto con un’ordinanza che a oggi non sembra essere stata presa in considerazione”.
Inverosimile e contraddittorio anche quanto viene chiesto ai cittadini e non viene fatto dall’amministrazione. In effetti nell’ordinanza si chiede di evitare “qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea e di tenere pulite fontane o vasche ornamentali”. “Eppure – sostiene l’avvocato Lorenzo Zaccheo – spesso anche la centralissima fontana di Piazza del Popolo appare spenta e con acqua stagnante, per non parlare di quella dei giardini pubblici molto cari al sindaco Damiano Coletta”.
Sempre nell’ordinanza si legge: “Rimuovere quanto più possibile gli sfalci d’erba e tenere pulito il giardino”. “Un paradosso – ironizza l’avvocato Zaccheo – per un sindaco che non è in grado di tagliare l’erba in buona parte del territorio amministrato e che permette che lo sfalcio spesso non preveda la raccolta di quanto è stato tagliato. Parliamo poi dello stesso sindaco che ha descritto come un successo lo sfalcio dell’erba all’interno degli istituti scolastici avvenuto a maggio inoltrato, con decine di alunni costretti a stare in classe con le finestre serrate per settimane e con il taglio dell’erba avvenuto ormai ad anno scolastico concluso ”.
Un tema, quello delle scuole, che presta il fianco per una piccola digressione: “Il mancato rispetto per i bambini, il futuro di questa città, non lo si è visto solo con la tardiva manutenzione delle aree esterne degli istituti scolastici ma anche in occasione del carnevale. Il sindaco anche quest’anno non è riuscito ad organizzare la tradizionale sfilata dei carri, dando la colpa anche alla mancanza di fondi, salvo poi trovare undicimila euro per un desolante concerto di primavera dove hanno partecipato poco meno di cento persone e altrettante migliaia di euro per mettere su un concertino del primo maggio dove non si è avuto riscontro né di artisti di peso né di pubblico. Come mai i soldi che in bilancio – continua l’avvocato Zaccheo – non c’erano fino a poche settimane prima sono state magicamente trovate per questi concerti con il bilancio comunale che, attualmente, pare essere anche in attivo?”
“Forse – conclude amareggiato e allo stesso tempo in modo ironico il presidente del movimento Terra Pontina – l’unica prescrizione che il sindaco sta attuando scientemente è quella riguardante lo svuotamento delle ciotole d’acqua per gli animali domestici visto che da mesi il Comune, a quanto si apprende dai giornali, non versa i contributi al canile comunale rischiando di lasciare gli animali ospiti anche senza viveri”.