Dà una versione completamente diversa da quella ricostruita dagli investigatori l’uomo arrestato per tentato omicidio nei confronti della fidanzata che era finito con l’auto nel canale.
L’incidente è avvenuto il 5 gennaio scorso in via Ninfina. La donna aveva raccontato che durante una lite il compagno le avrebbe detto “Mo ti ammazzo”, perché lei non voleva tornare con lui, e poi aveva sterzato facendoli finire nel canale.
M.D.C., queste le iniziali del 35enne arrestato, un imprenditore edile, però ha spiegato oggi, al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Latina, Mario La Rosa, che non voleva farle del male. “E’ stata lei a sterzare all’improvviso. Io ho frenato, ma non è stato sufficiente per evitare di uscire fuori strada”. Assistito dall’avvocato Lorenzo Magnarelli l’uomo ha fornito una sua versione dei fatti.
Il legale, al termine dell’interrogatorio di garanzia, che si è svolto nel carcere di via Aspromonte, ha chiesto la scarcerazione del suo assistito o in alternativa una misura cautelare meno afflittiva.
La ragazza era stata trasportata dal padre – chiamato dall’arrestato dopo l’impatto – al pronto soccorso del Goretti, dove era stata sottoposta ad un intervento chirurgico per le ferite riportate.
Il 35enne è accusato di tentato omicidio, ma anche di maltrattamenti in famiglia e lesioni.