Il nuovo anno al Teatro Moderno si è aperto con il concerto dell’Orchestra Sinfonica di Latina, dove si è registrata una platea piena e partecipativa.
Il concerto fresco e spumeggiante si è aperto con l’ouverture de “La Clemenza di Tito” un’opera seria in due atti, uno degli ultimi lavori teatrali di Wolfgang Amadeus Mozart, che racconta della congiura architettata per uccidere Tito Vespasiano imperatore Romano, nel 79 d.c. poco dopo l’eruzione del Vesuvio.
La serata è proseguita con degli omaggi a Gioachino Rossini, Georges Bizet e Giuseppe Verdi passando dalle polke di Johann Strauss. Solisti per il tributo a Rossini, Lalo, Mozart e Verdi: il mezzosoprano Eleonora Cipolla e il tenore Paolo Mascari. La partecipazione del pubblico si è fatta più incalzante con la Marcia di Radetzky e, il Maestro Simone Genuini ha diretto non solo gli orchestrali ma anche il pubblico che teneva il tempo con le mani.
Il Concerto di Capodanno ha visto il patrocinio della Provincia di Latina, l’adesione delle più prestigiose associazioni di promozione culturale: Club per l’Unesco di Latina, Lions Club Latina Host, Soroptimist International Club di Latina, Inner Wheel Club di Latina, Rotary Club Latina, l’Associazione Socio Culturale Campana ed il supporto di alcuni noti imprenditori locali: Redi Medica, Ottica Davoli, Gioielli Flori e Benvenuti Arredamenti.
Il direttore artistico de I Giovani Filarmonici e artefice della costituzione dell’orchestra Stefania Cimino: “È stato uno straordinario concerto sono rimasta colpita dal pubblico, attento e partecipativo che ha scelto il concerto di Capodanno con il repertorio classico e ha voluto sostenere così gli artisti del territorio.
Mi preme ringraziare tutti i miei collaboratori, che si sono messi in gioco per organizzare un concerto “Impegnativo”. Il nostro obiettivo è realizzare una Stagione di Musica Sinfonica nel nostro teatro e ospitare, in qualità di special guest, i musicisti della provincia ci auguriamo che questo sia solo il primo di una lunga serie di concerti, la città ha bisogno di ripartire dalla cultura e la musica è uno straordinario mezzo”.