Non c’erano gli estremi per autorizzare l’uso del teatro con un’ordinanza in forza dell’articolo 54 del Tuel che attribuisce al sindaco funzioni di competenza statale in materia di ordine e sicurezza pubblica. L’eccezione sollevata dalla Prefettura di Latina ha spinto il primo cittadino del capoluogo, il 30 dicembre scorso, a revocare la sua ordinanza emessa il giorno prima, il 29 dicembre 2017, per autorizzare, in deroga alla certificazione di agibilità, l’uso del teatro D’Annunzio alla Fondazione Campus internazionale di musica per lo svolgimento del concerto dell’1 gennaio 2018. Concerto comunque autorizzato per effetto di “un altro atto firmato, il 30 dicembre 2017, dal dirigente del servizio Lavori pubblici del Comune, congiuntamente al sindaco, non ancora pubblicato nella sezione Amministrazione trasparente a causa della festività”, spiega l’assessore Emilio Ranieri. Cosa cambia tra l’ordinanza emessa il 29 dicembre e il nuovo atto firmato il 30 dicembre? “Cambia la natura giuridica – risponde lo stesso assessore – e cambia il fatto che restano in capo al sindaco maggiori responsabilità. Ma siamo tranquilli, perché come spiegato anche nell’ordinanza poi revocata i lavori sono completati, ciò che manca non inficia nell’agibilità. Il nuovo atto contiene numerosi allegati. La Fondazione ha ricevuto l’atto sabato stesso, il 30 dicembre, con una pec. Ma per mezzora tra la revoca e l’invio della pec si è creato un po’ il panico”.
“Ci auguriamo che entro la fine di gennaio, quando avrà inizio la stagione teatrale, il D’Annunzio sia dotato di tutte le certificazioni necessarie a che il teatro possa essere definitivamente dichiarato agibile e che non si debba più ricorrere a singolo atti autorizzativi”, ha concluso l’assessore Ranieri.