Il teatro comunale D’Annunzio resta chiuso anche stavolta: per i vigili del fuoco mancherebbero ancora dei passaggi. Il presidente della commissione Cultura, Fabio D’Achille, sbotta sul web ricordando gli anni in cui proprio il teatro apriva solo attraverso le ordinanze dei sindaci che di volta in volta si assumevano tale responsabilità. Il consigliere LBC se la prende anche con parte dell’opposizione.
“È incredibile, qualcuno ‘gufa’ che il Teatro D’Annunzio non riapra – ha scritto il consigliere Lbc su facebook – Abbiamo ottemperato nell’ultimo anno e mezzo ad oltre 45 prescrizioni e realizzato decine di interventi ulteriori suggeriti a volte dagli stessi Vigili del Fuoco, abbiamo sostituito persino il perito di Roma individuato dal precedente Commissario, con un nuovo perito di Latina specializzato in sistemi antincendio e ben conosciuto per professionalità allo stesso comando VVF locale; abbiamo speso 600mila euro per fornire questo teatro, che dalla apertura 31 anni fa non hai mai avuto un certificato prevenzione incendi (CPI), eppure è stato aperto e ha lavorato con i grandissimi artisti dello spettacolo nazionale ed internazionale e nessuno aveva mai prescritto tanto all’amministrazione che lo gestiva.
Oggi una parte dell’opposizione “gufa” invece di fare il tifo e di sostenere gli uffici comunali, i nostri servizi della manutenzione e i professionisti con cui collaboriamo per il grande risultato della riapertura che potrà pure tardare ad arrivare (non abbiamo – stavolta – detto quando però) e siamo comunque in dirittura d’arrivo. Servono ancora documenti? Li forniremo, non ci arrendiamo, non ci arrenderemo per restituire questo teatro aperto alla città, agli operatori, al pubblico con l’aiuto di tutti, anche dei cittadini e delle cittadine se necessario”.