“Dopo il grave e colpevole ritardo con cui verranno spedite ai cittadini le bollette della tassa sui rifiuti è opportuno fare chiarezza sulla gestione di una vicenda che presenta diversi lati oscuri per questa amministrazione”. Così Alessandro Ciammaruconi di Alleanza per Latina interviene in argomento.
“In primo luogo è bene ricordare che l’imposta ha visto un aumento di oltre tre milioni e mezzo di euro che verranno prelevati dalle tasche dei nostri concittadini a fronte di un netto calo della raccolta differenziata e della pulizia della città, mentre la gara per la spedizione dei bollettini si è tenuta solo a giugno con tempi praticamente nulli per rimediare in tempo ad eventuali errori o problemi.
L’aspetto più grave di questa vicenda però è il fatto che questa amministrazione è stata pronta ad aggiudicare la gara per la spedizione dei bollettini tari, per la riscossione di una somma di oltre 25milioni di euro, ad una ditta di Palermo, che aveva presentato un’offerta di ribasso anomala pari al 64,79% e che si è scoperta poi priva dei requisiti tecnico organizzativi per svolgere il servizio.
Non è la prima volta che sui ribassi anomali i nostri amministratori mostrano un atteggiamento ondivago: in alcuni casi, come nella vicenda della gara per il servizio di salvamento sulle spiagge dove il ribasso reputato anomalo era di molto inferiore (il 23%), sono stati pronti ad escludere le ditte che avevano presentato tali offerte, in altri, a seconda delle convenienze, hanno cercato di giustificare l’ingiustificabile.
Non sappiamo se un atto di tale gravità sia stato intenzionale oppure si sia trattato di negligenza e mancato controllo.
Sarebbe stato di certo più opportuno e trasparente assegnare da subito a Poste Spa, che aveva presentato la seconda proposta più vantaggiosa, il servizio invece di avventurarsi in tecnicismi amministrativi per giustificare seria e attendibile un’offerta che poi è risultata essere non idonea.
Ci piacerebbe però conoscere anche in quale modo sia stato possibile da parte dell’amministrazione Coletta preferire in un primo momento l’offerta di un privato rispetto a quella dell’ente Poste: una società a partecipazione pubblica che di certo può vantare i necessari requisiti di rispetto della privacy nel trattamento dei dati sensibili dei nostri concittadini, trasparenza, oltre al know how necessario e le economie di scala per adempiere nel miglior modo a tale servizio.
Ci lascia poi ancora più perplessi la delibera del consiglio comunale 43/2017 del 28 giugno scorso, dove a parole si dice voler alleviare la pressione fiscale sulle famiglie e le imprese della nostra città, ma nei fatti si va a causare un’ingorgo di scadenze fiscali che andranno ad intaccare i già provati bilanci familiari e il precario equilibrio finanziario di molte attività.
Questo metodo sciatto di amministrare la cosa pubblica, al di là degli slogan sul ‘bene comune’, porterà nei prossimi mesi di novembre e dicembre, i cittadini e le imprese a dover pagare contemporaneamente il saldo dell’Imu, il secondo acconto sulle imposte e la tassa comunale sui rifiuti.
Non solo, per quanto riguarda le casse comunali a causa di questo ritardo, si avrà una mancanza di risorse, pari a diversi milioni di euro, nell’esercizio di bilancio 2017, che andranno ad intaccare gli interventi programmati in questa annualità per i servizi: la manutenzione delle scuole, la cura delle strade e le prestazioni offerte ai cittadini.
Dunque, dopo la scellerata gestione dell’assessore Cirilli, durante la giunta Di Giorgi, prosegue il disastro finanziario nel settore tributi, sopratutto nell’ambito ambientale”.