Si è conclusa con successo oggi, 2 ottobre, la tre giorni organizzata a Latina per lavorare con esperti di livello internazionale e alla quale Acqualatina ha fornito il proprio contributo tecnico, così come già fatto anche negli incontri tenutisi a Roma, Monaco e Bratislava.
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea con l’intento di sviluppare e testare un sistema di rilevamento in grado di individuare sostanze pericolose, grazie al supporto di 22 partner e oltre 10 stakeholders provenienti da Belgio, Germania, Italia, Polonia, Regno Unito, Slovacchia e Svezia.
“Ringrazio tutti per l’impegno profuso in questo importante e innovativo progetto. Come Acqualatina – ha detto il presidente Michele Lauriola -, riteniamo che le azioni illegali promosse nei confronti del territorio, dell’ambiente e del sociale vadano fermate, e vada ripristinato il diritto di tutti gli esseri umani di vivere in un territorio sano e nel rispetto dell’ambiente”.
Il presidente Lauriola, che vanta un’ampia esperienza nel comparto sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri e nel contrasto alla criminalità organizzata, ha poi sottolineato i punti fondamentali del progetto. “Trovo di estremo interesse – ha detto – l’iniziativa che permette di superare i limiti degli attuali controlli, di valutare in tempo reale una possibile aggressione, di ottenere una precisa definizione dell’area di provenienza della minaccia e, soprattutto, di avere una cabina di regia per dirigere la necessaria reazione. Noi, come Gestore di un servizio pubblico tanto essenziale e delicato, siamo a piena disposizione, per fornire il nostro sostegno tecnico e supportare i lavori”.
Con il contributo a questo progetto, dunque, Acqualatina rafforza il suo impegno nella tutela della legalità e nell’utilizzo dell’innovazione tecnologica per il bene collettivo.