E’ stata inaugurata ieri pomeriggio l’esposizione della teca che porta i resti dell’auto della scorta di Giovanni Falcone. “Siamo particolarmente orgogliosi come Regione – ha detto il presidente dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio, Giampiero Cioffredi – insieme alla Prefettura, alla Questura e al Comune, di aver costruito le condizioni per portare a Latina i resti dell’auto su cui viaggiavano gli agenti della scorta di Falcone, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, al momento della strage di Capaci”.
Quello che rimane della Croma blindata resterà nel capoluogo pontino fino al 3 dicembre, in piazza del Popolo sotto il porticato dell’Intendenza di Finanza.
“La Quarto Savona Quindici – ha aggiunto Cioffredi – è una reliquia laica che rappresenta un monito perenne per non dimenticare le vittime innocenti di mafie e un simbolo di speranza e impegno contro la criminalità organizzata a Latina e nel Lazio. Tutti i cittadini che si recheranno in questa settimana a rendere omaggio alla teca aggiungeranno carburante a quell’automobile affinché continui a girare l’Italia, a dimostrazione che la Croma della scorta continua a percorrere chilometri grazie a tutti coloro che non si rassegnano al potere delle mafie”.
“La memoria delle stragi di Capaci e via D’Amelio – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, Paolo Orneli presente a Latina – è un dovere civico e morale che ci aiuta a capire chi siamo e dove vogliamo andare. La lotta alle mafie non può riguardare solo la magistratura e le forze di polizia ma richiede una presa di coscienza collettiva e l’impegno di tutte le donne e gli uomini di buona volontà. Ancora grazie a Tina Montinaro e alla Polizia di Stato che hanno reso possibile questa testimonianza autentica di impegno civile”.
Alla cerimonia sono intervenuti, oltre all’assessore Paolo Orneli e al presidente dell’Osservatorio Gianpiero Cioffredi, anche Tina Montinaro, moglie del caposcorta Antonio, il prefetto di Latina Maria Rosa Trio, il questore Rosaria Amato, il sindaco di Latina Damiano Coletta, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri colonnello Gabriele Vitagliano, il comandante provinciale della Guardia di finanza Colonnello Michele Bosco e una rappresentanza della procura della Repubblica e del tribunale di Latina.