Procedimenti giudiziari in attesa di decisione, anche dal 1998. Capita al tribunale di Latina di imbattersi in fascicoli dimenticati e rimessi a ruolo da poco.
Si tratta di procedimenti per i quali il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione. Le parti offese avevano presentato opposizione all’archiviazione, come è loro diritto, e un giudice avrebbe dovuto decidere se incardinare o meno un processo. I fascicoli erano stati affidati nel 2002 ad un giudice per le indagini preliminari che li aveva trattati, riservandosi sulla decisione. Invece il pronunciamento, che avrebbe richiesto al massimo qualche settimana, non è mai arrivato.
Alcuni fascicoli si riferiscono a fatti del 2002, 2004, 2005, anche 15 anni fa. Uno in particolare invece ad un episodio del 1998. Sono passati 21 anni da allora. Chi aveva presentato opposizione all’archiviazione non ha mai avuto risposta. Qualcuno di loro è ormai deceduto, in altri casi è morto l’indagato, con l’estinzione del reato. La maggior parte dei reati, invece, sono ormai prescritti.
Il giudice Giorgia Castriota oggi, 24 maggio, ne ha definiti una decina. C’erano due presunte truffe del 2003 e del 2004. Calunnie e minacce denunciate nel 2005. Anche un procedimento per lesioni, che sarebbero state causate nel 2004.
Una diffamazione invece è stata denunciata nel 1998. Dopo 21 anni e 2 mesi è stata finalmente archiviata. I fatti sarebbero avvenuti a Formia. Padre e figlio erano stati accusati di aver prelevato dei documenti da un plotter (una stampante professionale), e poi malmenati dal responsabile dell’azienda. La loro denuncia aveva portato alle indagini, ma il pubblico ministero non aveva trovato elementi di prova sufficienti per contestare i reati di diffamazione e lesioni. Per questo aveva chiesto l’archiviazione. Le due presunte vittime, però, si erano opposte, tramite un avvocato. Da allora attendono una decisione che è arrivata soltanto oggi.
Oltre alla mancanza di risposta alla domanda di giustizia per i cittadini, questo ritardo ha a causato nel tempo anche un aggravio di lavoro per le segreterie, in cui già il personale è ai minimi termini.