Consiglio comunale al vetriolo oggi a Sezze, con responsabili dei settori sotto esame dell’opposizione. In discussione un ordine del giorno, richiesto dalle minoranze, relativo al taglio “selvaggio” degli alberi avvenuto dopo le ondate di maltempo. Al centro della vicenda il “giallo” di Sant’Isidoro e gli interventi di protezione civile che, a detta dell’opposizione, sarebbero stati poco attenti al rispetto delle vegetazione.
A Sant’Isidoro, su un terreno destinato alla realizzazione di un parcheggio – intervento inserito nel piano triennale delle opere pubbliche -, le opposizioni hanno chiesto lumi sul taglio degli alberi da parte di una ditta che poi si è portata via pure la legna. Si è trattato di un intervento autorizzato dal Comune? Se la risposta fosse stata positiva a fronte di una sorta di baratto amministrativo, le minoranze avrebbero tentato all’affondo. Ma la risposta è stata negativa, poiché il terreno risulta di proprietà di una congregazione e il Comune non avrebbe potuto autorizzare l’intervento di un taglio degli alberi al suo interno. “Ma allora se il terreno è privato perché è stato destinato alla realizzazione di un parcheggio da parte del Comune”, hanno domandato dai banchi dell’opposizione. Pronta la replica: perché il Comune ha intenzione di acquisirlo al proprio patrimonio. Fine della discussione con l’intervento del responsabile dell’ufficio tecnico Vincenzo Borrelli, ma non dopo la proiezione di un video sul “massacro” degli alberi… pericolanti, uno dei quali piegato verso un’abitazione. Le immagini, con tanto di didascalie e volto coperto dei tagliatori di legna, hanno riempito l’aula consiliare con musiche da far west, scomodando anche Sergio Leone ed Ennio Morricone.
Poi l’attacco alla “diligenza” della Protezione civile. E’ toccato al comandante della Polizia Locale Lidano Caldarozzi spiegare che non c’è stato alcun abuso nel taglio degli alberi nel territorio setino e che gli interventi rispondevano esattamente a norma di legge. L’abbandono delle potature sui margine della strada. Soltanto un deposito temporaneo contingente all’emergenza.