Musica, giovani e Costituzione per festeggiare l’anniversario della Repubblica Italiana. La Cisl di Latina ha scelto il Circolo Cittadino per un 2 Giugno d’eccezione. Il 73° compleanno della Repubblica sarà celebrato nell’arena del circolo di piazza del Popolo, a partire alle 17.
La serata sarà all’insegna del referendum del 2 giugno 1946 con cui gli Italiani, dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia, scelsero di far diventare l’Italia una Repubblica Parlamentare, abolendo la monarchia. Ma i veri protagonisti oltre alla musica, saranno le band e i gruppi musicali emergenti della provincia di Latina, che si soffermeranno nella lettura degli articoli della Costituzione che sono i principi fondamentali della nostra convivenza civile.
“Il 2 giugno – dichiara Roberto Cecere, segretario generale della Cisl di Latina – è un giorno speciale per tutti gli Italiani, non solo perché il risultato di quel referendum ha segnato per sempre la direzione in cui il nostro popolo voleva andare, ma anche perché fu la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia. Siamo di fatto una Repubblica ‘giovane e pertanto è giusto che siano i giovani i protagonisti di questa festa così importante e sentita. Un modo per dare l’occasione di esibirsi in pubblico a tante band e gruppi locali, che non trovano spazi in città idonei, per poter sviluppare nel modo migliore le loro doti artistiche. Come Sindacato abbiamo voluto questa iniziativa, perché dobbiamo tenere alti i riflettori e le problematiche che i giovani vivono, rispondendo con interventi specifici e concreti al senso di frustrazione e solitudine dei nostri ragazzi. Dobbiamo essere in grado di offrire loro le giuste possibilità, per uno sviluppo socio – formativo, che li porti a realizzare i propri sogni ed obiettivi, ma che soprattutto li collochi in un contesto lavorativo, più vicino possibile alle loro aspirazioni”.
I dati emersi dal focus sul divario generazionale e la dimensione locale, sono chiari sugli effetti e le sfide che attendono le nuove leve pontine.
“I giovani sanno perfettamente cosa vogliono – ha concluso Cecere – ma è compito nostro dargli il giusto supporto con validi talent scout a livello Istituzionale Locale, economico tramite le imprese e sociale. Solo così potremmo assicurare un orizzonte di pace e di crescente e diffusa prosperità, come quello che ha segnato la storia europea dal dopoguerra ad oggi. Vuol dire essere consapevoli che, nella storia, i passi indietro sono possibili. Significa che è necessario non dimenticare mai le lezioni delle mostruosità di un certo passato”.