A pochissimi giorni dalla chiusa della campagna elettorale il segretario pontino del Partito democratico punta a demolire il governo giallo-verde. Ieri l’attacco sull’autostrada Roma-Latina e oggi sul taglio degli 80 euro.
In provincia di Latina, per la consultazione del 26 maggio, non ci sono candidati dem locali, ma Claudio Moscardelli si adopera per il suo partito a 360 gradi, affrontando temi “sensibili”.
“Lega e 5 stelle voglio eliminare gli 80 euro di aumento mensile di stipendio ad 11 milioni di cittadini italiani – attacca -: in provincia di Latina saranno in centomila i pontini a perdere il beneficio”. Una polemica coerente, dal momento che Moscardelli era senatore della Repubblica in quota al Pd quando il Governo di Matteo Renzi ha trovato la “soluzione” degli 80 euro euro in più in busta paga.
La contromanovra giallo-verde penalizza i cittadini con reddito annuo inferiore a 26mila euro, lamenta l’ex senatore. “Dopo tanti anni di blocco dei rinnovi dei contratti e a fronte di redditi troppo bassi dei lavoratori dipendenti, il Governo Renzi -. rivendica – aveva introdotto questa misura di redistribuzione del reddito aumentando mensilmente lo stipendio di 80 euro ad 11 milioni di cittadini. La misura di giustizia sociale, che ha interessato i redditi più bassi , quelli fino a 1.400- 1.500 euro al mese, ha aiutato le famiglie che inizialmente avevano risparmiato le risorse in più e poi ha avuto un effetto positivo sul rilancio dei consumi appena la misura è divenuta strutturale ( permanente) . Si è trattato di 10 miliardi in più l’anno per 11 milioni di italiani, di cui 100mila in provincia di Latina”.
Il dato locale, ripreso da Moscardelli, non è casuale, perché sia la Lega che il M5S hanno candidati locali e, come dire, volendo interpretare il pensiero del segretario dem, meglio ricordare anche agli elettori di questa provincia gli effetti considerati negativi della politica dei due partiti che stanno al Governo della nazione e che potrebbero farne altri in Europa. Della serie: meglio votare comunque il Pd.
“Ora il Governo vuole tagliarli facendo promesse mirabolanti – commenta Moscardelli sulle ultime news -. In realtà è una presa in giro perché l’economia è nuovamente ferma e i conti pubblici sono saltati. Promettono di abbassare le tasse ma non hanno risorse e avremo l’aumento dell’IVA al 26,5%. Sarà un duro colpo ai consumi delle famiglie italiane e comporterà la chiusura di molti esercizi commerciali e perdita di posti di lavoro. Questa situazione sarà aggravata dalla decisione irresponsabile del Governo Lega -5stelle di tagliare l’aumento di 80 euro per 11 milioni di italiani e per 100 mila cittadini pontini: incompetenti e incapaci”.
“Lega e 5 stelle – conclude il segretario del Pd – sono un danno prima di tutto per gli italiani. Il Pd protegge il futuro dei cittadini”.