Mare d’inverno alla Marina di Latina nonostante tutto. C’è un operatore balneare che ha deciso di non smontare le proprie strutture anche se non è in possesso del “nuovo” permesso a costruire, prescritto dall’autorizzazione demaniale rilasciata dal Comune ai sensi della delibera consiliare numero 46 del 24 luglio 2019.
Dalla spiaggia in concessione non sarà tolta neanche una trave di legno fino al 31 dicembre 2020, come prevede la legge finanziaria del 2019. Non si tratta di una sfida sfrontata, ma di un’interpretazione della normativa a disposizione secondo la quale i paletti amministrativi non troverebbero spazio nei combinati disposti.
Con una nota indirizzata al Suap, l’imprenditore in questione ha comunicato il mantenimento delle strutture balneari fino alla fine del prossimo anno. Della serie… “Chi vuole i santi, se li preghi”.
Il combinato disposto alla base della comunicazione inoltrata al Suap fa riferimento alla legge finanziaria 2019 e al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 17 gennaio 2018.
Cosa prevede la finanziaria: all’articolo 1, comma 246, stabilisce che “I titolari delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo e dei punti di approdo con medesime finalità turistiche ricreative, che utilizzino manufatti amovibili di cui alla
lettera (e.5) del comma 1 dell’articolo del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, numero 380, possono mantenere installati i predetti manufatti fino al 31 dicembre 2020, nelle more del riordino della materia prevista dall’articolo 1, comma 18, del decreto legge 30 Dicembre 2009 numero 194 convertito, con modificazioni, della legge 26 febbraio 2010, numero 25″.
Cosa prevede il decreto ministeriale: al punto 2.4.1 riporta “Le verifiche sismiche di opere di tipo 1 (costruzioni temporanee e provvisorie) o in fase di costruzione possono omettersi quando il progetto preveda che tale condizione permanga per meno di 2 anni”.
“Il termine perentorio – si legge nella comunicazione inoltrata al Suap – , per il mantenimento dei manufatti fissato al 31 dicembre 2020 dalla sopra richiamata normativa, risulta estensivo della connotazione temporanea dei manufatti amovibili, prorogando ope legis il termine per lo smontaggio al 31.12.2020, lasciando inalterato sotto il profilo edilizio tutte le autorizzazioni assentite”.
Pertanto l’imprenditore in questione, sostenendo di essere in regola con i titoli già assentiti, comunica il mantenimento delle strutture fino al 31 dicembre 2020, garantendone il buono stato ai fini della pubblica incolumità, sollevando il Comune da ogni responsabilità e di attivare le procedure per un nuovo permesso a costruire, non per il mantenimento dello status quo delle strutture esistenti, ma per poter apportare migliorie e modifiche funzionali al complesso balneare in gestione.
L’iniziativa farà da apripista per altri imprenditori disposti alla traversata invernale sulla Marina di Latina. Da “decifrare” resta la reazione degli uffici e dell’amministrazione comunale.
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