Il cielo è limpidissimo e il sole di queste strane stagioni non perdona neanche in questo sabato di fine settembre e spinge la gente che inizia ad arrivare, poco prima delle 11, a ripararsi sotto i gazebo e gli alberi che circondano lo slargo del monumento ai caduti. All’esterno del Parco Falcone-Borsellino, in pieno centro storico di Latina, i divieti di sosta temporanei e le strade transennate annunciano l’evento della giornata: la festa regionale della Lega con tanto di partecipazione del vice-premier Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno è atteso ai giardinetti alle 19.30 (è prevista la diretta tv su Canale 68), dopo l’incontro con il prefetto di Latina Maria Rosa Trio al palazzo del Governo della vicina piazza della Libertà.
Ci sono ore di attesa e l’organizzazione punta alle tavole rotonde. La prima, “La nostra identità, più Lazio nella nuova Europa”, è andata in scena con circa un’ora di ritardo per problemi tecnici. I lavori per l’allestimento del palco sono in ritardo, segno di una festa genuina, fatta in casa, con l’aiuto dei militanti e le regole di sicurezza da rispettare.
La parte centrale del parco pubblico si colora di “verde” con gli stand della Lega, ci sono quelli dei comuni della provincia di Latina, e delle altre province del Lazio con i gadget con su stampato il logo del partito, ma anche tanti prodotti gastronomici tipici di ogni località della regione. Pane, dolci e quanto altro distribuiti gratuitamente: “Qui non si vende niente”, dice un militante del gazebo di Cassino.
E’ ancora presto ai giardinetti, ma i protagonisti pontini sono i primi ad arrivare. Il vice capogruppo alla Camera dei deputati, il terracinese Francesco Zicchieri lo incontriamo sotto lo stand della provincia di Frosinone, a testimonianza della sua elezione in terra ciociara. Davanti al monumento ai caduti c’è una effervescente Marilena Sovrani che dopo l’esperienza delle amministrative del 2016 è confluita nella Lega. Poco più avanti incrociamo il consigliere regionale Orlando Angelo Tripodi, pronto per la kermesse e per il suo contributo, previsto nel pomeriggio alle 18, per la terza tavola rotonda “Dalla Bolkestein alla Roma-Latina, quale futuro”, ma già lamenta l’eccessivo caldo. In t-shirt troviamo un indaffaratissimo Vincenzo Valletta, del partito pontino della Lega, alle prese con le ultime incombenze organizzative.
Matteo Adinolfi, coordinatore provinciale della Lega e consigliere comunale di Latina, è in trepidazione. E’ lui che si presta a fare gli onori di casa. Riceve e stringe la mano ai cronisti presenti per seguire l’evento, li indirizza allo stand per ritirare i pass. E poi non si lascia sfuggire i curiosi. La prima a cadere nella rete dell’intrattenitore leghista è Marina Aramini, vice presidente del consiglio comunale di Latina, esponente di Latina Bene Comune.
Adinolfi e Aramini hanno in comune soltanto la carica di consigliere comunale, per il resto sono agli antipodi per tutto, a cominciare dal fatto che il primo side all’opposizione e la seconda in maggioranza. Ma Adinolfi ci sa fare: la Lega è forza di governo e anche dove sta all’opposizione, è il caso di Latina, inizia a farsi strada attraverso una campagna acquisti e laddove non è possibile come con la consigliera di Lbc (Adinolfi sa bene che Aramini non ha prezzo) si presenta in modo propositivo, cercando il dialogo con il nemico. “Marina, vuoi partecipare alla nostra seconda tavola sulle donne?”, chiede Adinolfi ad Aramini. Il titolo è “Le donne, pilastro della politica italiana” ed è prevista per le 17. “Dai, vieni, ti faccio inserire in scaletta. Ci sono anche esponenti, donne, di altri partiti”. La consigliera dopo un po’ di perplessità e di simpatico imbarazzo difronte agli obiettivi puntati su di lei e sul suo “collega” consigliere, stuzzicata dal tema della tavola rotonda, dice di accettare l’invito. Aramini parteciperà alla prima tavola del pomeriggio.
Stesso copione Adinolfi lo recita quando all’improvviso, nel bel mezzo dei giardinetti, spunta l’assessora alle Attività produttive di Lbc Giulia Caprì. Scattano le foto, mentre l’assessora del capoluogo tenta di sfuggire invano alle riprese. Adinolfi è su di giri, Caprì cerca di resistere all’invito per la seconda tavola del pomeriggio sulla Bolkestein e sull’autostrada Roma-Latina, due temi di stretta adesione alle sue deleghe assessorili. Caprì riflette e poi: “Ma no, dai… Matteo non si può fare”. E Adinolfi “Ma come non si può fare. C’è anche Claudio Durigon, il sottosegretario al Lavoro, alle Politiche sociali e al Terzo settore”. Caprì sembra sciogliersi come neve al sole, apprendendo anche dell’adesione al dibattito politico da parte della consigliera Aramini. Caprì sembra aver accettato anche lei. Si vedrà in serata. E prima di lasciare il parco fa una puntatina sotto il gazebo della Lega “Latina – Città del Novecento”.
E mentre Marco Penna, responsabile regionale Enti locali della Lega, apre sulla tematica dell’Europa insieme agli altri relatori della prima tavola, noi ci defiliamo dalla festa consapevoli che nel giro di poche ore i giardini saranno stracolmi di militanti pronti ad acclamare il leader Salvini.