Tra sabato e lunedì scorso gli allievi del “Magazzino – Centro Studi d’Arte” di Sezze sono stati protagonisti di due distinti eventi che hanno aumentato il loro bagaglio di esperienza.
Il primo, sul palco del teatro D’Annunzio di Latina, è consistito in una lezione con Luigi Martelletta, primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, a poche ore dalla messa in scena dello spettacolo “Il lago dei cigni”. Gli allievi della scuola setina di Vincenzo Persi hanno avuto la fortuna di stare a contatto con il protagonista dell’opera a poche ore dalla performance. Hanno potuto osservare come ci si prepara, come si cerca di concentrarsi e quali altri accorgimenti adottare prima di andare in scena. Un’opportunità, peraltro a titolo gratuito vista la grande stima che la scuola di Sezze vanta nei confronti di realtà importanti, che i ragazzi hanno sfruttato al meglio. Lunedì 19 dicembre, invece, lo scenario si è spostato all’interno della scuola in via Fanfara e, da semplici osservatori, gli allievi sono diventati protagonisti a loro volta osservati. Alla presenza di Giacomo Molinari e Floriana Valente, rispettivamente presidente e responsabile dei rapporti istituzionali dell’AID (Associazione Italiana Danzatori, scuola di Alta Formazione riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo) 70 allievi del Magazzino, dai 5 anni (propedeutica) ai 17 (avanzato) sono stati visionati e valutati. I due esponenti della Scuola di Alta Formazione in cui il Maestro Vincenzo Persi si diplomò nel 2005 hanno valutato la preparazione dei ragazzi della scuola di Sezze, anche in funzione di un eventuale sbocco lavorativo, hanno dato consigli e hanno suggerito ai ragazzi di continuare ad impegnarsi per raggiungere importanti risultati.
I ragazzi del Magazzino, seppur emozionati per la presenza di due istituzioni della danza italiana, hanno ballato al meglio dimostrando le loro indiscusse capacità e attitudini. Soddisfazione per questa due giorni intensa è stata espressa dal Maestro Vincenzo Persi, che ha spiegato: “Sono stati due giorni emozionanti, due momenti che sono sicuro che i ragazzi terranno nel cuore per molti anni. Ringrazio, naturalmente, chi ci ha dato l’opportunità di realizzarli – ha concluso Vincenzo Persi – e rilancio la nostra idea di Sezze come punto nevralgico per una serie di interventi culturali che stiamo mettendo in campo. La strada intrapresa è difficile, ma continueremo a lavorare in questa direzione”.