Nel mentre il Comune di Latina e l’azienda speciale Abc si apprestano a riattivare l’isola ecologica di via Massaro, la cui inaugurazione è prevista per domani, sabato 6 aprile, scoppia una nuova emergenza nel centro di raccolta di via Congiunte Destre, in località Chiesuola. Depositati una montagna di rifiuti speciali: materiale per telefonia mobile, custodito in scatole originali, lana di roccia. Centinaia di confezioni e imballaggi abbandonati alle intemperie, ovviando al regolare smaltimento.
Il sito, in stato di abbandono da quando è stato chiuso a dicembre 2014 per inagibilità, è oggetto di continui “scarichi” di rifiuti di ogni genere da parte dei soliti incivili. Rifiuti che poco hanno a che vedere con quelli domestici. Spesso, e gli oggetti notati oggi lo confermano, si tratta di materiale proveniente da aziende. L’Abc periodicamente provvede a rimuovere l’immondizia che si accatasta che viene conferita presso il Tmb di Aprilia come indifferenziata, con aggravio delle spese per il Comune e quindi per i cittadini.
Le foto che pubblichiamo sono state scattate da Vincenzo Valletta, dirigente del partito della Lega e responsabile politico per il Carroccio dei borghi di Latina. L’esponente politico, che da tempo chiede la messa in sicurezza del sito, l’istallazione di telecamere di video-sorveglianza e il ripristino dell’isola ecologica, oggi pomeriggio – durante uno dei suoi giri per le periferie di Latina – ha notato la novità: un intero magazzino di accessori di telefonia mobile – vecchi modelli non più sul mercato -, che ha documentato con foto per portarle al comando della Polizia Locale nella speranza che i vigili riescano a risalire all’autore dello scarico.
Due mesi fa, ed esattamente il 7 febbraio 2019, il caso dell’isola ecologica abbandonata della Chiesuola fu portata all’attenzione della commissione Trasparenza per volontà della presidente Matilde Celentano. In quell’occasione il dirigente del servizio Ambiente Giuseppe Bondì e l’assessore all’Ambiente Roberto Lessio spiegarono che le somme messe a disposizione dalla Provincia di Latina già dal 2018 non sarebbero state spese subito e che l’amministrazione avrebbe chiesto una proroga del finanziamento in attesa della redazione del progetto definitivo. Tuttavia, visto il continuo assalto al sito abbandonato, Bondì suggerì come rapida soluzione, con effetto deterrente al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, l’installazione di una recinzione da cantiere. Sembrava una cosa fattibile al massimo entro un paio di settimane, giusto il tempo di un paio di sopralluoghi. Invece sono passati due mesi senza che in via Congiunte Destre si notasse qualche miglioria.