“In merito al decesso del vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Domenico Pappa, la Regione Lazio ha chiesto una dettagliata relazione alla Asl di Latina riguardo all’assistenza prestata all’uomo dal Punto di Primo Intervento di Minturno. In attesa degli esiti dell’esame autoptico, che dovrà chiarire le cause del decesso del 51enne, ai familiari e all’Arma dei Carabinieri vanno le nostre più sentite condoglianze”. Lo scrive in una nota l’Assessorato alla Sanità e all’Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio.
Il vicebrigadiere Domenico Pappa è deceduto sabato sera, stroncato da un malore avuto mentre si trovava a passeggio con la moglie. Soltanto poche ore prima si era sentito male e per questo si era recato al punto di primo intervento di Minturno dove gli avrebbero prescritto una terapia per la pressione alta rimandandolo a casa.
“Un dramma su cui è indispensabile fare luce. Una vicenda, quella che ha visto, l’altra sera, la morte del vicebrigadiere dei Carabinieri Domenico Pappa, in servizio presso la stazione di Scauri, su cui non è possibile tacere – ha dichiarato Giuseppe Simeone, presidente della commissione Sanità della Regione Lazio -. Per queste ragioni attendiamo di leggere con attenzione la relazione della Asl di Latina per comprendere cosa sia accaduto e se ci siano delle responsabilità nel decesso dell’uomo che solo qualche ora prima, stando le notizie apprese dalla stampa, era stato visitato presso il Punto di Primo Intervento di Minturno. Non si tratta di una caccia alle streghe ma di un atto dovuto per evitare che analoghi fatti si ripetano e nel rispetto di una famiglia il cui dolore non potrà trovare mai alcuna ragionevole giustificazione. Alla moglie del vicebrigadiere Domenico Pappa e ai suoi cari vanno un sentito abbraccio e la mia vicinanza umana ed istituzionale”.