Una violenza sessuale ancora tutta da chiarire quella raccontata oggi in aula, nel tribunale di Latina, davanti al giudice Giuseppe Cario. Il gip ha voluto cristallizzare i ricordi della sorella della presunta vittima ascoltandola a porte chiuse.
La donna ha ricostruito, sebbene in modo un po’ confuso, i fatti avvenuti in un piccolo centro del sud pontino in un contesto di solitudine. La sorella della persona ascoltata oggi, nell’ottobre del 2019 sarebbe stata palpeggiata da uno zio, il fratello della madre, mentre l’uomo la accompagnava a fare la spesa, o in farmacia. Le due sorelle, che vivono insieme, non hanno infatti un’auto e non sono indipendenti negli spostamenti. In un’occasione avrebbe tentato di portarla in camera da letto e di toglierle i vestiti.
L’uomo, 77 anni, assistito dall’avvocato Massimo Basile, avrebbe approfittato della donna, di 45 anni, che ha problemi psichici e disturbi del comportamento. Vive con la sorella ed è assistita dagli assistenti sociali: a loro ha raccontato gli episodi poi contestati allo zio. Ha poi presentato una denuncia ai carabinieri e sono partite le indagini. I militari hanno raccolto elementi tali da portare all’arresto del 77enne che dal giugno scorso è ristretto ai domiciliari.
Oggi il giudice Cario ha ascoltato la sorella della presunta vittima che ha confermato le accuse e spigato anche di essere stata lei stessa palpeggiata dall’uomo.