Si alzano prima delle 6 i ragazzi che vivono a Norma e devono andare a Latina tutte le mattine per raggiungere la scuola. La chiusura di via Norbana, per la caduta massi, ha reso ancora più lungo il viaggio verso il capoluogo pontino.
Alle 6.30 parte l’autobus, che attraverso la strada per Cori porta alla stazione dei treni. Qui scendono e prendono un altro pullman per Latina. Quando poi le lezioni finiscono ricomincia l’odissea, per tornare a casa dopo le 16. Un grande sacrificio per i ragazzi, che poi devono mettersi a studiare per il giorno successivo.
I disagi, nel paese dei monti Lepini che conta 4mila abitanti, non riguardano soltanto loro. Tanti negozianti sono in difficoltà perché non vengono consegnate le merci o non più con la stessa frequenza. Tante persone che lavoravano nel capoluogo magari per poche ore rinunciano perché il viaggio non vale la pena.
Il paese si trova quasi isolato: anche solo pensare di andare in città per fare spese o per raggiungere il mercato è fuori discussione. Anche un’ambulanza ci metterebbe ormai un’ora per raggiungere il comune.
La strada Norma-Cori, per cui ora si è costretti a passare, è infatti stretta e piena di buche. In questo momento è trafficata come non lo è stata mai e sono costretti a passare lì anche i camion che – anche con le forti piogge di questi giorni – hanno finito di distruggere il manto stradale.
Sono 15 chilometri in più di strada, ma poco sicuri. I cittadini sono esasperati e perché la via Norbana possa riaprire servono interventi di messa in sicurezza che non saranno veloci. Nei prossimi giorni ci saranno degli incontri, ma il malcontento dei residenti potrebbe non restare celato per molto. La situazione è insostenibile e con meno ore di sole e il maltempo dovuti all’arrivo della stagione invernale, andrà sempre peggio.