Sono giorni di interrogativi da parte del governo sulla questione mascherine al chiuso. Dal 1° maggio infatti, come previsto nell’ultimo decreto Covid, scatterebbe lo stop all’obbligo di mascherine anche al chiuso: e dunque, via le mascherine nei supermercati, nei centri commerciali, nei negozi, negli uffici e così via, con la sola eccezione delle scuole, dove studenti e docenti dovrebbero continuare a portarle fino a fine anno.
Dunque cosa cambia dal primo maggio ?
Sulle mascherine al chiuso “in settimana sicuramente ci si incontrerà e verrà presa una decisione” ha anticipato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, confermando proprio un possibile ulteriore ripensamento delle misure anti-Covid. “Credo che la direzione sia quella che si passi a una raccomandazione, perché sono convinto che in questi due anni gli italiani abbiano preso una consapevolezza diversa, come per le mascherine all’aperto, e vedo cittadini che le indossano ancora”.
Al posto di una nuova proroga dell’obbligo, quindi, l’Esecutivo potrebbe optare per una “raccomandazione”. Diverso invece il capitolo trasporti. Per Costa “una riflessione che invece si può fare è mantenere ancora l’uso della mascherina per i mezzi di trasporto. Questa è la posizione che sostengo io e mi auguro che si possa arrivare a questa sintesi”. Molto probabile, quindi, che per prendere mezzi pubblici, bus, tram, metro, treni e aerei si continui ad indossarle obbligatoriamente.
Per quanto riguarda l’estate che verra spiega Costa con ottimismo: “Dobbiamo lanciare dei messaggi di speranza ai cittadini. E io credo che ci sono le condizioni per un’estate senza restrizioni. Questo sicuramente è un obiettivo raggiungibile”, guardando anche al miglioramento dei dati sul Covid grave soprattutto. “Dopo due anni di regole e restrizioni, soprattutto dopo che gli italiani si sono vaccinati, e hanno rispettato tutte le indicazioni del governo, è giusto dare in questo momento messaggi positivi ed è giusto dire che ci sono le condizioni per un’estate senza nessun tipo di restrizioni”.
Ma tutto naturalmente dipenderà dall’andamento dei contagi di giugno/luglio e da come si evolveranno le nuove varianti, oltre a Omicron 2 ormai prevalente anche in Italia, che porta con sé un altissimo tasso di infezione.