Si è svolto ieri mattina nei fondali del mare di Sperlonga, per la nona volta, un nuovo appuntamento con “Puliamo il Mondo”, uno momento di volontariato globale che diventa sempre più diffuso sul territorio e in tutte le stagioni. L’evento ha avuto come scenario la costa di Punta Capovento, nel Parco Regionale della Riviera di Ulisse. I protagonisti sono stati i sub volontari dello Sperlonga Diving Center, coordinati da Giovanni Minelli, che hanno raccolto dai fondali decine di chilogrammi di rifiuti di ogni genere, principalmente plastica, purtroppo spesso deteriorata in piccoli pezzi tali da renderne complicata la separazione dall’habitat naturale dei fondali. L’evento è stato organizzato dal Porto di Sperlonga S.r.l con la collaborazione dello Sperlonga Diving Center, di Sperlonga Pescaturismo, del Gruppo Protezione Civile Croce d’Oro Sud Pontino e del Circolo Intercomunale Legambiente “Luigi Di Biasio” APS. Si ringraziano la Capitaneria di Porto di Gaeta, il Comune di Sperlonga, che si è occupato del recupero dei rifiuti raccolti, il Parco della Riviera Di Ulisse e la Protezione civile di Albano Laziale.
Dichiara Giovanni Minelli – presidente dello Sperlonga Diving Center: “Insieme agli amici subacquei abbiamo effettuato la pulizia del fondale dell’area marina protetta Riviera di Ulisse Capovento. Come ogni anno siamo riusciti a pulire un’area di primaria importanza per la riproduzione ittica della nostra costa. I rifiuti raccolti sono sempre gli stessi: bottiglie, contenitori, ciabatte, costumi, borse, giocattoli, frammenti vari di oggetti di plastica, sedie, ombrelloni, tubi, reti, nasse, guanti, barattoli. Non è stato facile recuperare i rifiuti in mare anche perché erano diverse le moto d’acqua e le imbarcazioni a motore che non rispettavano il limite di distanza di sicurezza dalla costa previsto dalla legge. Siamo già pronti per il prossimo anno. Un ringraziamento a tutti i partecipanti”.
Dichiara Paola Marcoccia – presidente del Circolo Intercomunale Legambiente Luigi di Biasio APS: <<I sub hanno raccolto soprattutto materiali in plastica; il problema grande è che non scompaiono ma ad opera degli agenti atmosferici si frammentano in pezzi sempre più piccoli difficili da rimuovere: sono le microplastiche. Dobbiamo sollecitare serie politiche per la prevenzione dei rifiuti, una virtuosa raccolta differenziata, il miglioramento della depurazione e come singoli cambiare il proprio stile di vita soprattutto diminuendo la produzione dei rifiuti e la loro quantità da smaltire. Fondamentale è il coinvolgimento di chi lavora in mare. Cogliamo inoltre l’occasione per tornare a chiedere agli enti preposti di ripristinare le boe galleggianti che da molti anni sono state rimosse dagli eventi meteorologici. Le boe galleggianti hanno la funzione di segnalare le aree marine protette che il Parco Regionale Riviera di Ulisse gestisce e sono utili per facilitare la vigilanza sul rispetto del “Disciplinare delle attività consentite” e poter esercitare in sicurezza anche alcune attività come la balneazione e lo snorkeling nonché a preservare quei tratti di costa da attività non compatibili”.
Dichiara Gabriele La Rocca – Presidente del consiglio d’amministrazione del Porto di Sperlonga – “Ringraziamo lo Sperlonga Diving Center, il circolo intercomunale di Legambiente e le altre associazioni che ci aiutano a mantenere gli impegni che abbiamo assunto quando abbiamo chiesto la Bandiera Blu degli approdi turistici”.