La battaglia sull’Hotel Grotta di Tiberio, a Sperlonga, è ancora in corso. Chi pensava che con l’assoluzione per avvenuta prescrizione e il dissequestro della struttura di proprietà del sindaco Armando Cusani, deciso dal giudice di primo grado, fosse tutto ormai archiviato, ha sbagliato i conti.
Il pubblico ministero Giuseppe Miliano, ha infatti presentato oggi, 26 giugno, ricorso in Appello contro il dissequestro, ritenendo le conclusioni del giudice, che si erano basate su un pronunciamento delle Sezioni Unite, errate.
La Corte di Cassazione si era pronunciata su una sentenza che manteneva in alcuni casi la confisca urbanistica di un edificio anche dopo la prescrizione del reato di lottizzazione abusiva. I giudici “ermellini” avevano poi espresso il principio opposto: in caso di prescrizione del reato la confisca non è consentita, anche quando permangano elementi oggettivi e soggettivi che consentono al giudice di verificare l’effettiva sussistenza della lottizzazione abusiva.
Per questo il giudice di Latina, Maria Assunta Fosso, aveva dissequestrato la struttura.
Secondo il pubblico ministero però la norma sarebbe stata interpretata male. L’importante sarebbe, secondo il pm, che ci sia stato un accertamento in cui emerga il reato di lottizzazione abusiva e non per forza che sia avvenuta una condanna almeno nel primo grado di giudizio.
Anche il contraddittorio tra le parti anche era già avvenuto e questo secondo il pm sarebbe un ulteriore elemento da considerare. Il giudice infine, ha spiegato Miliano nel ricorso, ha assolto solo per prescrizione e non perché il reato non sussiste: sarebbe quindi già entrato nel merito.
Sarà necessario quindi attendere ancora per vedere la parola fine di questa vicenda.