La giovane attrice Claudia Conte presenterà il 5 gennaio alle ore 18, all’Auditorium Sanctae Mariae di Sperlonga, la sua ultima opera letteraria “Il vino e le rose”, raccontando quell’eterna sfida tra il bene e il male che da sempre condiziona e determina la vita dell’uomo attraverso la storia di tre donne.
“Cosa mi aspetta? Cosa potrà offrirmi questo mondo così strano, fatto di mille fiori e colori?” con questi interrogativi il lettore inizia il suo viaggio attraverso la storia di tre amiche in costante ricerca del proprio equilibrio interiore. Irene, Luisa ed Eva affrontano le loro fragilità dall’infanzia all’età adulta trasformandole in punti di forza, seguendo il loro sentire senza farsi trascinare in scelte che la società spesso impone. L’incertezza del futuro, l’assenza di punti di riferimento e il forte individualismo – denominatore comune tra le protagoniste e ognuno di noi – rappresentano prove che formano le nostre anime e che, se superate, permettono di vivere più consapevolmente dando il giusto valore alle singole cose.
Dopo la pubblicazione del primo romanzo “Soffi Vitali” nel 2014, Claudia Conte torna a dedicarsi alla scrittura con l’uscita nello scorso maggio de “Il vino e le rose” per Armando Curcio Editore. Nonostante la giovane età, l’autrice classe 92 ha alle spalle tournée teatrali ispirate ai grandi classici, da Aristofane a Shakespeare, da Goldoni a Čechov, ma anche importanti esperienze cinematografiche e televisive. Torna nella sua città natale tra impegni teatrali (è in scena con Valerio Massimo Manfredi nello spettacolo “Ulisse. Il mio nome è Nessuno”) e riprese (“La Casalese” di Antonella D’Agostino e “2 e mezzo” di Riccardo Ferrero)
L’appuntamento è patrocinato dal Comune di Sperlonga e sarà curato da Irene Chinappi. L’atmosfera letteraria sarà accompagnata dalla musica della Quizas Acoustic Band. Sarà presente l’Assessore Stefano D’Arcangelo. Oltre alla Conte, special Guest un personaggio volto noto dello spettacolo.
«Sono sempre felice di tornare a Sperlonga – racconta Claudia Conte che viene spesso a rilassarsi nella piccola Capri– ho un legame inspiegabile e atavico con queste terre. La Grotta di Tiberio ha ispirato il mio primo romanzo».