Cgil, Cisl e Uil scenderanno in piazza contro il caporalato dopo i gravi fatti avvenuti tra le campagne di Terracina e Sabaudia. I segretari nazionali di Fai Flai e Uila hanno condannato la vicenda in cui, quello che hanno chiamato “uno pseudo datore di lavoro”, nell’ambito dello “sfruttamento sistematico di un gruppo di lavoratori indiani, ha pensato di regolare i rapporti di lavoro tramite l’uso sistematico delle minacce e dei ricatti arrivando perfino ad utilizzare un fucile”.
“Si tratta – hanno continuato dai sindacati – di un episodio estremo, che colpisce in particolare la comunità indiana, ma che si inserisce in un clima di intimidazione che spesso i lavoratori agricoli tutti, italiani e stranieri, subiscono da parte di un sistema che coinvolge imprenditori compiacenti a caporali e ad organizzazioni di tipo malavitoso”.
Per questo Fai Flai e Uila, unitamente ai rappresentanti delle comunità indiane, hanno ritenuto indispensabile indire una manifestazione di tutti i lavoratori agricoli della provincia di Latina. La manifestazione vuole coinvolgere tutti i lavoratori agricoli e anche quelli non agricoli dove pure i processi di sfruttamento sono in continua espansione.
L’appuntamento è per lunedì 21 ottobre alle 16 in piazza della Libertà, dove una delegazione sindacale e di lavoratori chiederà un incontro con il prefetto di Latina, Maria Rosa Trio.
Al fine di agevolare la partecipazione alla manifestazione, saranno organizzati dei pullman che partiranno da tutti i punti della provincia di maggior presenza dei lavoratori agricoli.