Un duello impari sul piano dei valori, ma di mezzo c’è l’incognita della partita che non assegna mai verdetti scontati. Di questo si fa forza, insieme all’auspicio di non sbagliare nulla e che a sbagliare siano gli altri, il Latina di Di Donato opposto domani alla capolista Catanzaro. Alle spalle 1127 tifosi ospiti, ed un potenziale che si racconta con il primato di imbattibilità europeo e numeri super sia in attacco che in difesa. Ma davanti c’è un Latina rinfrancato dal pari in rimonta di Pescara, che pesca nel mazzo dei disponibili e sa di averli tutti quanti, eccetto per il lungodegente Teraschi, mentre Antonio Esposito e Rosseti sono fuori dai piani del tecnico. Nemmeno il tempo di salutare Giorgini, partito per Bolzano e la Serie B.
Quindi in uscita se possibile. Il fischio d’inizio alle 14.30 sarò lo spartiacque delle emozioni di Andrea Milani (oggi primo allenatore per la squalifica di Vivarini), latinense e capitano di una squadra che trionfò in C per giocarsi la storia in Serie B, fino al sogno della A sfumato all’ultimo. Un po’ di amarcord, il futuro lo scriverà questo Latina – Catanzaro.