A quasi un anno di distanza arriva la sentenza per Gianni Stirpe, l’uomo che lo scorso 27 luglio, uccise il fratello Luciano al culmine di un battibecco davanti ad un bar in località Fontane. Il giudice Mara Mattioli, accogliendo la richiesta del pm Bontempo, ha stabilito la condanna a 20 anni di carcere. Al culmine di un’accesa lite, non era la prima, e tutte legate a motivi di eredità, Gianni colpì il fratello con un coltello e poi con un’accetta. Inutile il tentativo di difendersi di Luciano che, dal canto suo, si difese con gli zoccoli. Inutili anche i tentativi dei sanitari del 118 che provarono a salvare la vita di Luciano. Gianni si diede alla fuga, ma venne ritrovato qualche ora dopo dai Carabinieri di Sezze che lo arrestarono riuscendo anche a rinvenire le armi utilizzate per l’efferato delitto. La difesa, si è avvalsa del rito abbreviato.