Volge al termine la sesta edizione del premio dedicato al 40esimo anniversario della morte di Luigi Di Rosa, il giovane ucciso il 28 maggio 1976 a Sezze. Tre gli eventi ad ingresso libero ancora in calendario: il primo si svolge il 27 maggio, alle 17,30, presso la sede dell’associazione culturale no profit Araba Fenice, in via Diaz, 25 a Sezze, per approfondire i temi del processo relativo all’omicidio e della sentenza che ha dichiarato Luigi Di Rosa vittima della violenza comune anziché del terrorismo o di violenza politica – spiegano gli organizzatori dell’evento – al dibattito partecipano il giudice Otello Lupacchini e l’avvocato della famiglia Di Rosa, Luigi De Angelis. L’incontro sarà moderato dal giornalista Sandro Provvisionato.
I riconoscimenti
“Anche quest’anno la manifestazione ha riscosso un enorme successo – affermano gli organizzatori – e ottenuto prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica e la Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno voluto conferire alla manifestazione le loro medaglie celebrative. Il premio, che ha come presidente onorario la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa, gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio e del Comune di Sezze. L’Università di Roma Tor Vergata e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono anche i consulenti scientifici dell’iniziativa”.
Il corteo
Nella mattinata di sabato 28 maggio è stato programmato, inoltre, un corteo che partirà alle 10 dalla sede dell’Araba Fenice e terminerà con la deposizione dei fiori al monumento commemorativo dedicato ai martiri dell’antifascismo, in largo Luigi Di Rosa. Il pomeriggio, sempre nella sede di via Diaz, alle 17,30, si svolgerà la premiazione dei vincitori del Premio nazionale di storia contemporanea, alla quale saranno presenti rappresentanti del mondo politico e accademico.
L’approfondimento della ricerca storica
“Scopo del concorso è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980 – affermano i promotori – con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana, un percorso che è finalizzato anche a ricordare tutte le vittime degli anni di piombo”.