Dal giorno dopo l’ultimo consiglio comunale, svolto lo scorso 21 ottobre, i cinque consiglieri di opposizione, i tre di Bianco Leone e i due di Sezze Bene Comune, hanno cominciato a disertare sistematicamente l’aula Di Trapano nonostante vi fossero convocate le Commissioni Consiliari di cui fanno parte. Al terzo giorno di assenza, arriva la spiegazione del gesto che nasce da una protesta concordata dai due gruppi rispetto all’atteggiamento messo in campo da una maggioranza accusata di aver stravolto le regole democratiche del Consiglio Comunale. In una nota congiunta si legge: “La scelta di non partecipare ai lavori delle Commissioni da parte dei consiglieri: Rita Palombi, Eleonora Contento, Paride Martella, Giovanni Moraldo, Serafino Di Palma, non è un atteggiamento ostruzionistico, ma è un’azione maturata dopo una approfondita riflessione. Durante lo scorso Consiglio Comunale del 21/10/2017, sono state stravolte le regole democratiche.
La Commissione Consiliare permanente Gestione delle Risorse e Programmazione, come atto di indirizzo politico, ha prodotto un verbale propedeutico al Consiglio Comunale e previsto dall’art. 10 del Regolamento Comunale. Il punto 4 all’OdG, su cui si era espressa la Commissione, riguardava la modifica dello Statuto della Soc. SPL SpA, nello specifico la possibilità di scongiurare il ritorno di un CdA a 5 membri dall’attuale situazione di Amministratore Unico; tale parere, espresso in commissione, è stato completamente disatteso, tanto da decidere di non tenerne conto in fase di discussione, e nemmeno riportarlo sulla delibera di Consiglio n. 49 del 21 ottobre 2017 votata. Ma oltre al danno, la beffa, perché l’atteggiamento assunto dal primo cittadino è stato quello di svilire il ruolo delle commissioni e dei consiglieri comunali sia di maggioranza sia di opposizione. A questo punto, ci si chiede a cosa servono le Commissioni Permanenti.
Coloro che dovrebbero garantire la dignità e il rispetto dei componenti della massima assise del Paese, nella persona del Presidente del Consiglio e del Segretario Comunale, perché non sono intervenuti a supporto delle regole democratiche per una equilibrata convivenza civile?”.