Quando il Consiglio COmunale di Sezze, ha approvato il nuovo regolamento per le riprese TV a novembre 2015, i Grillini si sono armati di pazienza e hanno presentato le 26 pratiche richieste per avere le autorizzazioni ad effettuare le riprese tv di Commissioni e Consiglio Comunale; Sergio Di Raimo (presidente del Consiglio e della commissione capigruppo) e il presidente della Commissione Trasparenza (l’unica presieduta dall’opposizione) Roberto Reginaldi, hanno dato l’approvazione alle riprese immediatamente. Armando Uscimenti (Lavori Pubblici) Luciana Lombardi (Attività Produttive), Giovanni Bernasconi (Bilancio), Enzo Polidoro (Servizi Sociali) e Ernesto Di Pastina (Cultura, Sport e Scuola), Paolo Rizzo (Urbanistica) ancora no. Il 4 gennaio hanno richiesto alcune delucidazioni sulla procedura al segretario comunale. Il portavoce dei Grillini, Damiano Risi, spazientito, va all’attacco: “Alla faccia dell’amministrazione trasparente, la casta si oppone. Anzi è ancora più spregevole perché con queste persone magari si hanno contatti quotidiani. Lo avevamo scritto, lo avevamo detto ma ‘la Casta’ a Sezze è sorda ed autoreferenziale. Avevamo avvertito che il regolamento per le riprese video riempiva il cittadino di obblighi mentre permetteva alla Casta di non tener conto delle domande di autorizzazione. I presidenti che non ci hanno dato l’autorizzazione non hanno fatto altro che salvare i propri gettoni di presenza senza nemmeno essere controllati dai cittadini. Vogliono tenere al sicuro il ‘gettonificio’ (le commissioni attive a Sezze dovrebbero essere solo 4 più Trasparenza più capigruppo e sono invece 6+2) che costa ai cittadini migliaia di euro al mese. Perché Di Raimo e Reginaldi ci hanno messo solo due giorni ad autorizzarci? Se devono chiedere spiegazione per applicare un regolamento che loro stessi hanno scritto e approvato, non vedo come possano esprimersi e decidere su argomenti più probanti come Piano Regolatore, Gestione Idrica, Sicurezza e altro ancora”.