Salvo diverse richieste da parte dei suoi avvocati difensori, si terrà 7 marzo 2016 il processo di Giudizio Immediato a carico di Gianni Stirpe. L’uomo, 46enne ai tepi dei fatti, lo scorso 27 luglio uccise il fratello Luciano Stirpe, 52enne durante una lite, in località Zoccolanti. Così ha richiesto, la dottoressa Matilde Campoli, Giudice che ha seguito le Indagini Preliminari. L’avvocato difensore di Gianni Stirpe, Paolo Silipo, ha ora 15 giorni di tempo per decidere se accettare il processo davanti alla Corte di Assise di Latina, in cui l’accusa formulerà probabilmente la richiesta di condanna all’ergastolo oppure richiedere un rito alternativo. In caso, ad esempio, di rito abbreviato, comporterebbe la possibilità di richiederelo sconto della pena fino ad un terzo.
I FATTI DEL 27 luglio 2016
In località Zoccolanti a Sezze, di fronte ad un bar, i due fratelli, tra cui da tempo non scorreva buon sangue, (si erano vicendevolmente denunciati più volte) si erano incontrati dando inizio prima ad un diverbio verbale e poi ad una colluttazione violentissima in cui Giannicolpì a morte Luciano con un coltello e con un’accetta, rimanendo pure lui ferito. Lo stesso Gianni si diede alla fuga e venne ritrovato poco dopo dai Carabinieri di Sezze presso la sua abitazione. Luciano, che aveva provato a mettersi in salvo salendo sulla sua auto e scappando su via Carizia, venne soccorso dai sanitari del 118 e trasportato pure in elicottero al Santa Maria Goretti ma per lui non ci fu nulla da fare.