Per il 2017, il Comune di Sezze ha coperto solo 4 mensilità dell’affitto della nuova casa di Nela e Fabrizio, anziché 12 più due mesi di caparra come pattuito in un primo tempo (il rimanente della somma, come si evince da determina, verrà addebitato sull’esercizio finanziario 2018). Ciò addensa un nuovo nuvolone sulla coppia di coniugi di Sezze che dopo aver vissuto l’incubo dello sfratto, rischiano di rivivere lo stesso dramma a breve. La coppia, durante la scorsa estate, aveva subito lo sfratto eseguito dall’ufficiale giudiziario su richiesta del padrone di casa nei confronti del quale da un anno e mezzo erano morosi della mensilità dell’affitto. Una morosità incolpevole, dovuta al pervenuto stato di disoccupazione di entrambi che avevano dunque richiesto accesso ad un apposito fondo statale per ricevere un contributo che va attivato tramite il Comune di residenza tramite accettazione degli stessi padroni di casa. Il giorno dello sfratto, per poco non si è tramutato in tragedia con Nela che, vistasi piombare in casa l’ufficiale giudiziario accompagnato dai Carabinieri, mentre era sola, ha provato a darsi fuoco procurandosi ustioni di terzo grado sul corpo e sul corpo. Dopo alcuni giorni tra ospedale e un albergo messo a disposizione dal Comune, i due si sono ritrovati scegliere tra dormire in auto o nel dormitorio comunale di Latina. In tale tempesta, è arrivata l’ancora di salvezza di una colletta indetta dagli afferenti setini del Movimento 5 Stelle che hanno trovato per loro una nuova casa e hanno racimolato dei soldi per pagare una parte di affitto e provvedere alle spese primarie. Anche il Comune ha provato a recitare la propria parte impegnandosi a versare, sempre tramite lo strumento del fondo per morosità incolpevole, la caparra e un anno di affitti al nuovo locatario. Il tutto è stato messo nero su bianco salvo che il nuovo locatario, nei giorni scorsi, si è visto recapitare solo quattro mensilità. Di qui il rischio che a breve, possano di nuovo ritrovarsi per strada.