Sergio Di Raimo, sindaco di Sezze, questa mattina, ha rassegnato le dimissioni dalla carica di primo cittadino. Con una nota indirizzata al presidente del Consiglio comunale, ai consiglieri e al segretario generale del Comune, Di Raimo spiega che sono venute meno le condizioni politiche/amministrative per continuare ad amministrare il paese.
“Il periodo di riflessione che doveva portare tutti i protagonisti in campo ad assumere un atteggiamento di maggiore responsabilità ha portato invece ad un gioco di tiro alla corda con l’inevitabile conseguenza – si legge nella nota protocollata di primo mattino -. Vi assicuro che non è facile da parte mia rassegnare le dimissioni, ma penso che il nostro paese e il nostro ente abbiano bisogno di persone capaci di assumersi responsabilità senza condizioni e senza veti reciproci”.
“Ringrazio tutti i consiglieri – conclude Di Raimo – che hanno dato la disponibilità vera al rilancio dell’azione amministrativa e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato in questi due anni credendo in modo serio al progetto”.
La crisi politica a Sezze aveva assunto una veste ufficiale lo scorso 28 maggio in sede di Consiglio comunale con la comunicazione di Di Raimo sulla decisione del ritiro delle deleghe. Uno scossone. Di Raimo si era appellato ad una maggiore responsabilità da parte di tutti. Oggi scrive che invece il tutto si è ridotto ad un gioco di tiro alla corda, di veti. Da quanto si apprende ieri sera era prevista una riunione di giunta nella stanza del sindaco. Questa mattina la “sorpresa”, con una lettera di dimissioni immediate dalla carica di sindaco. Ma in realtà ha tempo venti giorni per ricompattare, anche se sarà molto difficile.