Gravissima aggressione a Sezze: un’anziana di 88 anni; Giuseppina Abbenda, è stata malmenata e legata mani e piedi all’interno della sua abitazione, di via Umberto I, a scopo di rapina. L’allarme è scattato nel primo pomeriggio di oggi. La donna è stata prontamente soccorsa e trasportata con urgenza all’ospedale Goretti di Latina con diverse fratture, tumefazioni e ferite sanguinanti. Sul posto, oltre agli operatori del servizio 118, sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione che hanno subito avviato le indagini.
L’abitazione dell’anziana si trova in pieno centro storico, nelle immediate vicinanze della sede della Spl e degli uffici comunali dei Servizi Sociali, al pianterreno di un vecchio edificio. Ad accorgersi che era riversa a terra agonizzante è stato il giovane titolare di un negozio di frutta e verdura della zona che, passando con la sua auto e rallentando per effettuare la curva nel vicolo stretto di via Umberto I, l’ha notata dalla finestra rimasta aperta. Il ragazzo è sceso dalla macchina ed è entrato dentro casa trovandosi davanti agli occhi una scena straziante. E’ stato lui a chiamare i numeri delle emergenze.
Da quanto si apprende, l’anziana – rimasta vigile durante l’aggressione – ha riferito di essere stata percossa da tre malviventi entrati all’improvviso nella sua abitazione con il volto parzialmente travisato: due con accento straniero e uno che parlava perfettamente l’italiano. Con molta lucidità, nonostante le ferite riportate, le più gravi all’occhio, al naso e al collo, ha aggiunto anche che le hanno strappato di dosso pochi monili in oro e poi l’hanno picchiata per farsi consegnare il denaro. A questo punto avrebbe indicato loro dove trovare il contante. Appena qualche centinaio di euro. Arraffato il bottino, i tre sarebbero fuggiti facendo perdere le loro tracce ma non prima di averle legato mani e piedi e infilato nella bocca uno straccio per impedirle di gridare e chiedere aiuto. Provvidenziale il passaggio del fruttivendolo.
Giuseppina Abbenda, nel centro storico di Sezze, sono in tanti a conoscerla. Vive da sola e di sola pensione e con difficoltà di deambulazione per via di una gamba “malfunzionante”. I tre balordi, oggi, hanno voluto infierire ulteriormente sul suo corpo quasi ad ucciderla per un misero bottino.
Il comando provinciale dell’Arma sta impegnando i suoi migliori uomini su quest’assurda vicenda che ricorda la tragica fine dell’anziana di Aprilia, deceduta a seguito delle percosse ricevute all’interno della sua abitazione trovata a soqquadro: le indagini in corso infatti, sono seguite oltre che dai carabinieri della locale stazione, anche dai militari del Nucleo investigativo e del Norm della Compagnia di Latina.