Passano i giorni e le settimane ma in Comune di Sezze continua a non rispondere riguardo il calcolo della Tari imposta ai cittadini. Il caso, esploso a livello nazionale, è stato ufficializzato da una nota ministeriale che ha spiegato come gli errori sulla tariffa dell’immondizia relativa alle pertinenze abitative, possano essere stati generati. Le varie federazioni dei consumatori hanno chiesto, senza finora ottenerlo, che i Comuni procedessero d’ufficio al controllo e dove trovassero l’errore, provvedano a risarcire in automatico i cittadini. In alternativa, non mancano i Comuni che, controlli alla mano, hanno comunicato l’esattezza degli importi addebitati. Sono la minor parte dei Comuni, pochissimi in provincia di Latina, solo Sermoneta nei dintorni. Ad incalzare l’Amministrazione è ancora una volta Paolo Di Capua: “Abbiamo chiesto ormai da più di dieci giorni un chiarimento. Un semplice si o un semplice no sull’esattezza delle aliquote Tari imposte dal Comune di Sezze ai suoi cittadini. Sono state calcolate le quote fisse e quelle variabili sugli immobili e sulle pertinenze correttamente come esplicato nella nota ministeriale oppure no? Non ci sembra di chiedere troppo. Se sono state applicate correttamente, saremo tutti più tranquilli e lieti di pagare e aver pagato quanto dovuto. Altrimenti occorre procedere ad un rimborso magari attraverso uno scorporo della cifra pagata in eccesso sulle bollette future. Quando bisogna attendere per una risposta? Oppure occorre intraprendere iniziative di manifestazione eclatante per essere degnati di un chiarimento?”.