Senza tirare in ballo urgenze come le discariche di rifiutu speciali sparsi in periferia, i cumuli di rifiuti li dove sopravvivono i cassonetti e quelli in giro per il paese inattesa di raccolta, già la percentuale ancorata intorno al 20% dice che la raccolta differenziata a Sezze non va. Non lo ha negato neppure l’amministratore della Spl Bernardino Quattrociocchi. L’argomento rifiuti diviene il tema scelto dal meetup Grillini di Sezze Possibile. Cristian Polisena, componente del meetup con un’esperienza professionale decennale nel settore maturata in Toscana, analizza così “l’universo rifiuti setino”: “I dati ufficiali della Provincia di Latina sono impietosi; sia con i cassonetti nel centro del paese che senza, la raccolta setina è ferma a percentuali che fanno di Sezze uno dei peggiori della provincia oltre che lontano dal 65% prescritto dalla legge. Il sistema attuale non è un porta a porta integrale. I cassonetti a tutt’oggi sono disponibili solamente nelle zone di periferiche di Suso come via Bassiano, via Roccagorga e via Melogrosso. E ciò si sta dimostrando un male”. L’analisi continua impietosa: Ci sono stati errori di base. Il primo, quello di passare da una differenziata quasi inesistente, con conferimento in isole ecologiche al una porta a porta. Non si è tenuto conto, a livello di mezzi e operai impiegati, le difficoltà dettate dalle anguste viuzze del centro storico. Non esiste un sistema rigido degli orari di conferimento e di raccolta. Manca la necessaria informazione e sensibilizzazione per i cittadini”. Dopo l’analisi, arriva la proposta elaborata dal gruppo che ha rappresentato i 5 stelle nella tornata elettorale dello scorso giugno: “La situazione, fatta di strade sporche e maleodoranti, presenza di ratti o scarafaggi, i cassonetti superstiti delle vie periferiche sempre strapieni, ingombranti abbandonati un po’ ovunque, richiede soluzioni efficaci. Informazione e sensibilizzazione continua, investire oggi per raccogliere domani, non basta un calendario per poter ottenere dei buoni risultati nella differenziata, ci sono paesi che pur avendo un alta percentuale continuano ad informare e sensibilizzare i propri cittadini partendo dalle scuole. La leva per sensibilizzare non manca visto che una ma l’organizzazione della raccolta dei rifiuti corrisponde ad una spesa sempre più onerosa per le casse comunali e quindi dei cittadini che pagano la TARI. Era un punto del nostro programma elettorale e invitiamo ora il nuovo sindaco a darci un’ occhiata. Siamo a disposizione per maggiori informazioni.