Niente da fare, passano i mesi ma il Comune di Sezze continua a non ripristinare il Servizio di Bus Navetta di collegamento del centro storico con l’area mercato e la popolosa frazione di Monte Trevi. Quella che doveva essere una sospensione estiva rischia infatti di diventare un taglio a tempo indeterminato. Nella vicenda, provando a spronare la situazione verso il ripristino, interviene Vittorio Accapezzato. L’esponente storico del centrodestra setino si rivolge in prima persona al Sindaco Sergio Di Raimo che era tra gli assessore e promotori che portarono all’istituzione del servizio navetta stesso: “Siamo nel luglio 2010. Su proposta dell’ex sindaco Andrea Campoli, dell’assessore alle Attività produttive Sergio Di Raimo, e dell’assessore ai Trasporti Bruno Cardarello venne istituito a Sezze il servizio navetta per il centro storico. Come si ricorderà l’istituzione del minibus, rientrava negli interventi previsti dal progetto Centro commerciale naturale (Via Grande). Il Centro Commerciale durò poco. Ma la navetta chiamata “Pollicino” per arrivare al centro storico senza l’uso dell’automobile e senza riscontrare problemi di traffico e di parcheggio sopravvisse come servizio per ravvicinare il primo anello periferico (Monte Trevi, Camposanto Vecchio, Sedia del Papa con la sottostante zona campi da tennis) al centro della città e alla Casa della Salute e gli abitanti del centro con il mercato settimanale”. Come detto però, dall’estate il servizio è fermo perché la spesa per mantenerlo non è più sostenibile per i conti dell’Amministrazione. Accapezzato però non è d’accordo: “In otto anni di vita, i dati relativi al servizio testimoniano come il minibus “Pollicino”, sia stato a vantaggio di tutti i cittadini, ed in particolare modo degli anziani che non possiedono mezzi propri e delle persone con difficoltà motorie. Si è trattato di un’azione finalizzata a portare le persone che abitano fuori le mura nel centro del paese, ma anche una soluzione tesa a sgombrare il centro storico dal passaggio continuo di macchine ed anche a soddisfare in parte le attese che vengono da commercianti e operatori del centro storico. Occorre dare continuità al servizio e proseguire sulla strada tracciata. Tornare indietro è amaro e deludente. Sarebbe una sconfitta del progetto dell’allora assessore attività produttive Di Raimo, oggi alla carica Sindaco. Come trovare i denari per riattivare questo servizio? Forse è il caso di ripensare nello spendere meglio il denaro pubblico, essere oculati nell’impiego dei soldi senza sperperare i “grossi e piccoli” eventi senza alcun ritorno ai cittadini ed al paese”.