Sono strali diretti alla maggioranza quelli scagliati dall’opposizione targata Bianco Leone nella conferenza che precede il consigli comunale di settembre e scandisce i primi 100 giorni dell’amministrazione Di Raimo. Per vedere quanti danni faranno tali strali lanciati dai consiglieri comunali Paride Martella, Giovanni Moraldo e Serafino Di Palma, bisognerà verificare quanto autorità preposte riterranno gravi le accuse mosse. L’ex candidato sindaco Martella, che nell’occasione si è avvalso della partecipazione anche degli altri candidati sindaco (assente solo la Palombi di Sbc che evidentemente ha scelto una linea differente),è partito in tromba mettendo in discussione la legittimità degli atti grazie al quale si è svolto anche il Torneo Internazionale femminile di Tennis lo scorso agosto. Illegittimo per via di determinazioni che, così come tante altre emesse da giugno ad oggi, a firma di dirigenti che non avevano però la nomina per esercitare tale funzioni. Martella è un fiume in piena e aggiunge: “Non riesco ad oggi ad esercitare i poteri della Commissione Trasparenza non per incapacità bensì per difficoltà a ricevere gli atti che vengono richiesti. Sono ancora in attesa di un segretario verbalizzante; quello che è stato individuato ha dichiarato di non poter ottemperare perché altrimenti costretto ad abbandonare il front office dello Stato Civile, bloccando di fatto l’ufficio”. È Giovanni Moraldo a sciorinare una lunga lista di interrogazioni presentate in circa tre mesi, rimaste tutte inevase. Prendono poi la parola gli altri candidati sindaci e se Damiano Risi dei 5 stelle spiega la sua presenza solo come uditore, Gaetano Leonoro e Giuseppe Ceritello confermano che l’eloquenza non è la loro dote migliore. Proprio Ceritello, professionista di tecnologie e informazione, sottolinea come alcuni buchi ravvisabili nelle pubblicazioni degli atti online sull’albo, la dicano lunga sul livello di trasparenza utilizzato dall’amministrazione. Roberto Reginaldi se la prende con l’elettorato: “I problemi che a Sezze sono tanti e non li scopriamo oggi. Questa amministrazione, in continuità con la precedente, non trova soluzioni. Le responsabilità della situazione attuale di Sezze non è della maggioranza e neppure dell’opposizione bensì dell’elettorato. Parecchi mi hanno detto di essere stati obbligati a votare in un determinato modo e ciò non li giustifica perché avrebbero dovuto denunciare”. La chiosa è di Di Palma che punta il dito contro chi non è presente: “Sono deluso da Sezze Bene Comune, il movimento che ha sostenuto la candidatura di Rita Palombi; dopo essersi presentati come il nuovo contro questa maggioranza e contro questo sistema, oggi è sono assente. È assente non per scelta collegiale o maturata dai singoli componenti, bensì per volontà di Maurizio Baratta che evidentemente oltre ad aver ispirato il progetto, tira le fila”.