Scuole chiuse nel centro storico di Sermoneta, scatta la polemica. Il disagio dei genitori che si sono trovati a gestire all’improvviso la novità di non poter portare i propri figli a scuola è stato raccolto ed esternato da Udicon, Unione per la difesa dei consumatori.
L’associazione provinciale di Latina ha attaccato duramente l’amministrazione comunale di Sermoneta per il provvedimento che ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado del centro storico da venerdì 12 aprile fino a data da destinarsi. “Il plesso del centro storico – spiega Udicon il dettaglio della tempistica – è stato infatti chiuso inizialmente solo per la giornata di venerdì 12 aprile con lo scopo di riparare un’ostruzione agli scarichi dei servizi sanitari. Successivamente è stata disposta la chiusura anche per la giornata di lunedì 15 aprile in quanto non è stato possibile riparare il guasto (dopo che nella giornata di sabato 13/04 la ditta addetta ai lavori non è stata fatta operare), a seguire nel pomeriggio di ieri, non essendo stato possibile ultimare i lavori il sindaco Claudio Damiano ha disposto la chiusura del plesso sino al termine dei lavori”.
A suonare la grancassa il responsabile provinciale dell’Udicon, Corrado Nacci: “Le varie ordinanze del Comune stanno generando disagi enormi alle famiglie – afferma -; la decisione di chiudere le scuole a data da destinarsi non ha dato il tempo ai cittadini di organizzarsi, costringendo le famiglie dei sermonetani a prendere permessi sul lavoro e giorni di ferie allo scopo di accudire i propri figli. Altri hanno dovuto fare ricorso a babysitter con conseguenti spese – attacca Nacci -. L’ordinanza del Comune dimostra tutta l’incapacità dell’amministrazione di far funzionare una struttura scolastica al primo intoppo, e la chiusura della scuola di Sermoneta centro storico sta creando enormi disagi alle famiglie”.
Sotto accusa, da parte di Udicon, la scarsa manutenzione.
“Siamo indignati e avviliti per quanto accaduto – prosegue Nacci – il plesso del Centro Storico è una struttura realizzata parecchi anni fa e merita di essere particolarmente attenzionata. È un patrimonio della città di Sermoneta e necessita di una adeguata e preventiva manutenzione e non degli interventi approssimativi apportati all’occorrenza. Questa problematica si doveva prevenire ancor di più perché accoglie quotidianamente dei bambini che devono essere tutelati e salvaguardati”.
“Continueremo a seguire questa spiacevole vicenda senza abbassare la guardia – conclude Corrado Nacci – chiedendo alle istituzioni del Comune di Sermoneta di rapportarsi con la cittadinanza per porre rimedio a questo grave disservizio”.