Paradossi da coronavirus. A Sermoneta, in zona Pontenuovo, esistono alcuni palazzi che dietro il parcheggio hanno a disposizione una piccola area verde. Due panchine, un’altalena e uno scivolo per i bambini.
Lo sanno bene i condomini che tutti i parchi sono chiusi per via dell’emergenza Covid. Disposizione necessaria per evitare contatti tra i bambini e quindi la possibilità di ulteriori contagi. In due mesi di isolamento con i piccoli a casa, le famiglie si sono anche organizzate per scendere e far prendere una boccata d’aria ai pargoli a turno, proprio per evitare assembramenti.
I cosiddetti “balconiani”, chiamati così sui social, ad indicare chi dai balconi di casa si erge a gendarme per rimproverare chi si permette di mettere il piede fuori dal proprio appartamento, evidentemente non ha digerito questo minimo via vai. Minimo anche per la salute psico fisica dei bambini, privati all’improvviso della scuola, degli amici, delle maestre, dello sport, dell’attività all’aria aperta, che come piccoli eroi hanno retto meglio di chiunque altro la situazione.
Forse qualche volta qualcuno avrà anche incontrato altri che tornavano da lavoro e avrà scambiato due chiacchiere ed è giusto che le regole valgano per tutti.
Però a tre giorni dalla riapertura dei parchi, almeno quelli, previsti per il 4 maggio, la polizia locale di Sermoneta ha “messo i sigilli” all’altalena. Il cartello apposto recita: “Si precisa che l’ingresso nell’area parco è soggetto al mantenimento delle distanze tra le persone anche se familiari. E’ vietato l’uso delle strutture per il gioco e lo svago dei bambini“.
Le disposizioni prevedono il divieto di utilizzare le giostre per i bambini e questo vale per tutti. Evidentemente le segnalazioni hanno fatto il loro effetto. Nel week end del primo maggio molti Comuni hanno intensificato i controlli. Però tra tre giorni i parchi riapriranno e i sigilli sono un’altra triste visione in questo periodo.
I condomini sono basiti. A meno che il Comune di Sermoneta, come potrebbe fare, deciderà di limitare l’accesso ai parchi anche dopo il 4 maggio. I sindaci, infatti, potranno prevedere maggiori limitazioni qualora lo ritenessero necessario. Non ci resta che aspettare.