Tutto pronto per la festa del rifugiato, “Senza confini”, ad Itri. L’appuntamento è per il 5 luglio prossimo, alle 20 in piazza Sandro Pertini, e l’integrazione e lo scambio culturale saranno alla base dell’incontro, per combattere la paura del diverso.
La serata prende spunto e titolo dal libro dalla giornalista scientifica Francesca Buoninconti, la quale più volte ha affermato che “i migratori scelgono di andare incontro a morte probabile onde evitare morte certa“.
“La lettura di queste righe – spiegano gli organizzatori, gli operatori dello Sprar di Itri – ci ha portati a pensare alla sovrapposizione del concetto di migrazione tra gli esseri umani e gli esseri appartenenti al mondo animale. Queste parole devono indurci a interpretare il fenomeno migratorio attraverso le componenti di naturalezza che lo contraddistinguono. Tutti gli esseri in natura migrano“.
I ragazzi racconteranno le esperienze vissute durante il viaggio che li ha portati a scappare da situazioni di grande difficoltà per cercare un futuro migliore, ma sarà l’occasione anche per ascoltare gli interventi esperienziali a cura del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Gaeta che, nel corso dell’anno scolastico appena concluso, ha ospitato una parte del progetto Sprar.
La manifestazione, che sarà aperta dai saluti istituzionali del sindaco del Comune di Itri, di cui il progetto Sprar fa parte, vedrà la presenza della mostra fotografica “Il cielo stellato sopra di noi” curata dal circolo fotografico L’Altro Sguardo e si concluderà con lo spettacolo musicale a cura dell’associazione Tamburo Rosso, presieduta dalla tamburellista Valentina Ferraiuolo, accompagnata da musicisti di altissimo livello, che duetteranno con i ragazzi dello Sprar, in un magico incontro in cui la musica si fa strumento di integrazione.