Sul ricorso presentato dalla società Sis contro il Comune di Sabaudia in merito agli atti di gara indetta per la gestione del servizio dei parcheggi a pagamento aggiudicata dalla Sigi servizi srl, il Tar di Latina ha annullato gli atti impugnati, condannando l’ente al risarcimento in forma specifica, ma subordinatamente alla verifica di tutti i requisiti e i presupposti richiesti per poter disporre l’aggiudicazione in favore della ricorrente, seconda classificata. Tutto chiaro? Macché. Di certo c’è solo che il servizio, che doveva partire in questi giorni, sarà posticipato a data da destinarsi con conseguente perdita per le casse del Comune che, non avendo aderito alla stazione unica appaltante, resta ingessato sul fronte dell’affidamento dei servizi. E allora libero parcheggio in attesa di nuovi eventi.
Riconosciuta fondata la censura relativa alla legittima modifica della normativa di gara, il collegio del Tar è entrato nel merito dell’aggiudicazione stabilendo che la ditta vincitrice non aveva i requisiti richiesti dal bando ed ha annullato gli atti impugnati (compresi lex specialis di gara, in particolare il bando, il disciplinare, il capitolato speciale e gli avvisi pubblici di rettifica della lex specialis di gara). Dunque, una gara da rifare, vorrebbe la logica. Ma… La dicitura “subordinatamente alla verifica di tutti i requisiti e i presupposti richiesti per poter disporre l’aggiudicazione in favore della ricorrente, seconda classificata” (riferita alla condanna) avrebbe indotto il Comune – da notizie trapelate da palazzo – a ritenere di dover assegnare, subordinatamente alla verifica dei requisiti, la gara alla Sis. La sentenza dovrà ora essere eseguita dall’autorità amministrativa. In che modo? Assegnando il servizio alla Sis o procedendo a nuova gara? Intanto in città resta il free parking.