Si terrà sabato 16 aprile, alle ore 18.00, il vernissage della mostra di Roberto Andreatini “…e fu sera e fu mattina”, a cura di Francesca Piovan e Vincenzo Scozzarella, e con la collaborazione di Fabio d’Achille. L’esposizione resterà aperta al pubblico nella sala capitolare dell’Abbazia di Valvisciolo fino al prossimo 19 maggio. Il Direttore del Museo dell’Abbazia, Vincenzo Scozzarella, ha definito la mostra come una riflessione di Andreatini sull’Opera di Dio e sull’opera dell’uomo, che “propone un dialogo tra sei sculture e sei grandi disegni monocromi dove l’uovo è il luogo e lo strumento dell’opera. Se creare arte è ‘come creare un mondo’, quanto mai la creazione artistica avvicina all’Assoluto e conduce dentro il suo mistero”. La critica d’arte Francesca Piovan evidenzia la concezione del creare, processo vitale dell’opera di Andreatini, come creazione stessa: “la conoscenza della rivelazione primigenia sfida la materia, divenendo corporea, svelata, visibile in equilibrio e in sospensione sopra la Vita”. L’Abbazia Cistercense di Valvisciolo diventa così tempio di un’Arte che secondo Fabio d’Achille fa incontrare il tempo e lo spazio come “due linee, due o più percorsi ormai incisi nel nostro spazio di vita, il territorio della Scuola pontina”.