Sono passati appena trenta giorni dal risultato delle primarie ma il Pd di Latina non trova pace: oggi nell’assemblea comunale dove era prevista l’elezione del segretario comunale il gruppo di Enrico Forte, che aveva proposto come unica candidatura quella di Andrea Giansanti, non ha raggiunto il quorum necessario per la votazione, 23 voti (sui 45 membri dell’assemblea), fermandosi a 21. Ancora una volta il gruppo del senatore Moscardelli (tra cui ci sono anche gli ex consiglieri comunali Omar Sarubbo, Alessandro Cozzolino e Maurizio Mansutti che è anche presidente provinciale del partito) ha disertato l’assemblea, di cui erano presenti però quattro componenti per la verifica del numero legale e dello svolgimento dell’assemblea. Il nulla di fatto oltre a marcare il passo falso di una corrente accentua la tensione tra le due anime di un partito che non riesce a trovare pace e nel quale si stanno consumando attriti anche su altri tavoli nel resto della provincia: il gruppo legato a Moscardelli rimprovera a Forte il metodo utilizzato per imporre la candidatura di Giansdanti, avvenuta senza confronto e senza accettare altre condizioni mentre i fortiani vedono nell’azione di resistenza di Moscardelli il tenativo di delegittimare il risultato sancito dalle primarie e il nuovo equilibrio interno emerso con la vittoria di Forte. Una frattura netta su cui nei prossimi giorni bisognerà ragionare per trovare soluzioni, sia in vista del nuovo segretario da eleggere ma soprattutto dell’appuntamento elettorale di giugno.