E’ tutto pronto per riaprire le scuole in sicurezza il 14 settembre. La Regione Lazio non considera, almeno per il momento, di posticipare la ripresa delle lezioni a dopo il referendum, come proposto dal presidente della Provincia di Latina (e dai sindaci del territorio).
“Con l’approvazione delle linee guida per il trasporto pubblico locale e del trasporto scolastico dedicato agli studenti – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro, scuola e formazione, Claudio Di Berardino – si completano le misure e gli strumenti da adottare per la riapertura delle scuole. Il nodo del trasporto è stato sciolto dopo l’approvazione del vademecum dell’ Istituto Superiore di Sanità, delle linee guida sulla riapertura delle scuole definite nella Conferenza Stato-Regioni, l’accordo tra il ministero e le organizzazioni sindacali per la riapertura in sicurezza, le linee guida dedicate alla fascia d’età da zero a sei anni, dopo lo sblocco delle assunzioni del personale docente e ATA fino agli interventi per i nuovi arredi delle aule”.
“Come Regione, unitamente all’ufficio scolastico regionale, all’Anci e all’Upi – ha continuato – siamo inoltre impegnati su altre misure. Per supportare i comuni e le province nell’individuazione di ulteriori spazi, fabbisogno emerso per rispondere alle regole sul distanziamento tra gli studenti nelle aule. Il bando regionale che abbiamo predisposto per raccogliere le candidature di nuovi spazi utili per la scuola ha raccolto al momento 6 proposte relative ai comuni di Roma, Falvaterra, Civitavecchia, Pomezia e Monterotondo. Continuiamo a lanciare un invito a chi ha spazi adeguati a inviare le proposte”.
“Non ultimo – conclude l’assessore Di Berardino – stiamo proseguendo con i controlli sanitari per tutto il personale scolastico a cui si aggiungerà quello a campione sugli studenti. Siamo in un passaggio storico nel quale ognuno per le proprie competenze deve continuare a impegnarsi per risolvere le problematiche ancora aperte. I soggetti coinvolti per la riapertura dell’anno scolastico sono molti: è come una catena di montaggio in cui è importante che ogni ingranaggio continui a fare la sua parte, dal Ministero, alla Regione, dall’ufficio scolastico regionale alle Province, ai Comuni ai singoli istituti fino alle famiglie“.