Presentati dal Direttore Generale della Asl di Latina Silvia Cavalli, presso l’Aula Magna dell’Ospedale S. M. Goretti di Latina, i dati relativi ai tre programmi di screening della ASL di Latina: Screening mammografico, Cervice uterina e Colon retto.
La ASL di Latina, in accordo con le indicazioni della Regione Lazio, ha avviato una nuova fase dei programmi di screening oncologico, che permettono di individuare precocemente patologie neoplastiche in tutta la popolazione in età giudicata a rischio, e procedere tempestivamente con maggiori possibilità di cura ed interventi meno invasivi.
“Nella popolazione pontina l’adesione allo screening, nell’ultimo periodo, ha fatto registrare una deflessione in termini numerici, per cui l’Azienda sta promuovendo iniziative atte ad incentivare il ricorso a tali programmi. Al fine di sensibilizzare la popolazione verso una maggiore adesione è stato attivato un percorso informatizzato che prevede l’invio ad ogni cittadino nella fascia di screening, di un SMS sul cellulare, con l’invito ad aderire al programma stesso mediante l’attivazione di un link di prenotazione” dichiara Silvia Cavalli.
Il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti provinciale, Roberto Pennacchio sottolinea: “Questa progettualità rappresenta da cinque anni il fiore all’occhiello per la provincia di Latina, in ambito regionale il nostro territorio è stato il primo a sposare il progetto di prevenzione della patologia tumorale del colon-retto. Dal 2017 viene data la possibilità alla popolazione tra i 50 e 74 anni di avere accesso alla prevenzione totalmente gratuita grazie alla capillarità sul territorio garantita dalle farmacie. Un ringraziamento va alle farmacie del territorio e all’azienda sanitaria che hanno permesso in questi cinque anni di raggiungere risultati importanti in materia di prevenzione”.
“Il bilancio dei primi due anni di screening è stato soddisfacente, poi nei due anni di pandemia, inevitabilmente, si è verificata una pausa. Ora siamo in fase di ripresa contenuta. E adesso siamo convinti della necessità di fornire maggiore visibilità alla diagnosi precoce del colon-retto perché la diagnosi precoce può salvare la vita. Adesso il cittadino, anche se non ha ricevuto comunicazioni dalla Asl, può recarsi direttamente in farmacia così da venir inserito in piattaforma e, poi, gli viene consegnato il kit per il prelievo”- ha dichiarato il Presidente di Federfarma Latina, Salvatore Farina.
“Voglio ringraziare l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma di Latina per questa importantissima collaborazione per lo screening del colon retto”, conclude il Direttore Generale Silvia Cavalli.