Scandalo Karibù: in libertà moglie, suocera e cognato di Soumahoro

Il Tribunale di Latina ha accolto la richiesta dei legali degli imputati, gli avvocati Lorenzo Borrè e Francesca Roccato, e ha deciso di rilasciare Liliane Murekatete, moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, sua madre Marie Therese Mutkamisindo, e Michel Rukundo, quest’ultimo sottoposto all’obbligo di dimora. La decisione è stata presa dal Collegio penale presieduto dal giudice Mario La Rosa.

Dopo otto mesi di arresti domiciliari, le esigenze cautelari sono venute meno. Per Liliane e sua madre, il tribunale ha imposto l’obbligo di firma giornaliero, mentre per il fratello di Liliane, Michel, l’obbligo di firma è stato fissato a tre volte alla settimana. L’accusa include reati di bancarotta, frode nelle pubbliche forniture e riciclaggio.

Dallo scorso ottobre, Liliane e sua madre erano agli arresti domiciliari. Le misure restrittive erano state confermate anche dal Tribunale del Riesame. Il dibattimento riprenderà l’11 luglio con la riunione dei procedimenti per evasione fiscale e il caso principale. Le indagini hanno evidenziato l’evasione di imposte sui redditi dal 2015 al 2019 e l’uso improprio dei fondi destinati ai migranti per spese personali.

Tra le parti civili figurano alcuni comuni della provincia di Latina, il sindacato Uiltucs e gli ex dipendenti delle cooperative coinvolte. Le indagini hanno rivelato che i fondi per i migranti venivano utilizzati per cene, acquisti in boutique e soggiorni in hotel, configurando quello che è stato definito lo scandalo dell’accoglienza dei migranti.

Il Presidente del Tribunale ha ritenuto opportuno sciogliere la riserva e pronunciarsi sulla richiesta di sostituzione delle misure cautelari, segnando una svolta nel caso e confermando la continuazione del processo.