Era questione di poche ore, ma era evidente che il sindaco Sergio Di Raimo prendesse la stessa decisione del vice sindaco Antonio Di Prospero, tra gli indagati nell’inchiesta sul sistema del cimitero di Sezze, per il quale sono stato arrestati in undici, dal custode agli impresari funebri.
Dimisioni protocollate in comune. Questa la nota.
“Penso che questa esperienza amministrativa debba finire qui. Andare avanti nonostante le defezioni non ha nessun senso e non porterebbe da nessuna parte, soprattutto in un momento come questo. Il paese ha bisogno di una maggioranza solida, compatta e convinta che oggi, ma già da qualche tempo, non mi pare ci sia. Le mie dimissioni diventerebbero irrevocabili solo tra 20 giorni e sarebbero 20 giorni di incertezza, di pressioni finalizzate a farmi cambiare idea e di stallo amministrativo. E’ per questo che invito tutti i consiglieri in carica, di maggioranza e di minoranza a rassegnare le proprie dimissioni, insieme alle mie e contemporaneamente così che, in modo immediato, si determinerà lo scioglimento del consiglio e la nomina del commissario”.
Si conclude prima del tempo il mandato di Di Raimo, che con PD e liste civiche, vinse al primo turno con il 54,4% delle preferenze, 6988 preferenze.