La mostra “Homo Sapiens e Habitat”, che da decenni è ospitata nella Torre dei Templari di S. Felice Circeo, è la sintesi del pensiero di Marcello Zei. Lo scopo dell’archeologia preistorica è quello di cercare, per quanto possibile, di indagare l’essenza più profonda dell’essere umano. Attraverso l’Evoluzione e le prime forme di cultura, si cerca di capire da dove siamo partiti e che tappe abbiamo affrontato nel nostro lungo viaggio in giro per il mondo. Cercando un confronto con l’arte contemporanea di MAD, si vuole usare un nuovo approccio per raggiungere lo stesso obiettivo.
Le statuine che per decenni sono state chiamare “veneri paleolitiche” oggi, per l’archeologia, assumono un significato nuovo. Rappresentano donne incinte? Sono davvero la più antica forma d’arte? Che ruolo aveva la donna nelle società antiche? Un po’ per provocazione, un po con spirito antropologico, sono state poste queste domande ad un gruppo di artiste contemporanee. Un ponte immaginario tra l’arte più antica e l’arte più recente attraverso gli occhi delle donne.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al prossimo 11 settembre. Vernissage domani 13 agosto alle ore 19.00.