Sottoscritto oggi il protocollo d’intesa per la gestione integrata delle problematiche dell’area di Caterattino, al quale partecipano il Comune di Sabaudia, l’Ente Parco Nazionale del Circeo, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, l’Arpa, la Comunione Eredi Scalfati e il Consorzio Mare Pontino.
“Tale documento – recita una nota del Comune amministrato dal commissario straordinario Antonio Luigi Quarto – riveste un indubbio carattere di novità nella gestione del territorio, in quanto rappresenta un percorso di concertazione, basato sul confronto e sulla negoziazione tra tutti i portatori di interesse coinvolti, con l’obiettivo di attivare azioni di riqualificazione ambientale condivise nelle modalità di decisione, come auspicato dalla normativa comunitaria e nazionale. L’accordo nasce dalla consapevolezza che il raggiungimento dell’obiettivo del miglioramento dello stato di qualità ambientale del bacino richiede necessariamente il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati alla gestione del territorio e dell’ambiente e il coordinamento delle relative strategie di intervento. Dopo circa sei mesi di incontri, le parti coinvolte sono quindi giunte oggi alla sottoscrizione di questo importante Protocollo per la risoluzione di una problematica specifica, ma capace comunque di rappresentare un utile approccio per avviare il percorso che potrà portare alla sottoscrizione di un Contratto di Lago, in grado di disciplinare territori, obbiettivi e contenuti ancora più ampi e complessi”.
Il protocollo – precisa la nota stampa – mira, in particolare, a disciplinare il dragaggio del canale emissario, l’utilizzo della sabbia rimossa, se compatibile, per il ripascimento della spiaggia e la lotta all’erosione costiera, la gestione delle paratoie anche del canale romano, l’analisi delle acque. In sintesi, analizza tutte le problematiche, trova soluzioni condivise e attribuisce le competenze e gli oneri per gli interventi. In base al protocollo la ripartizione delle spese per il dragaggio è la seguente: il 50% spetta alla Comunione Eredi Scalfati, il 20% al Comune di Sabaudia, il 20% al Parco e il 10% agli stabilimenti.
Grande soddisfazione è stata espressa da tutti i sottoscrittori, “finalmente in grado di collaborare e di pianificare insieme il futuro del territorio”.